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Pastiera di riso e crema


La pastiera di riso e crema pasticcera è una variante della pastiera napoletana. Finalmente quest'anno sono riuscita a prepararla. E' praticamente una crostata con il ripieno di riso al latte e crema. Esiste anche la versione con riso e ricotta. La frolla fatta da me è con olio, voi potete fare la pasta frolla classica. Davvero buona ...da provare per il periodo di Pasqua e non solo. 

           

Ingredienti:
per uno stampo18 cm. diametro 

base pasta frolla
  • 200 g. di farina 00 
  • 50 g. di maizena 
  • scorza di un limone bio q.b. 
  • 2 cucchiaini lievito per dolci 
  • 80 ml. olio di semi di girasole 
  • 70 ml. latte 
  • 90 g. zucchero
  • pizzico di sale
ripieno (ricetta presa da qui)
  • 250 ml. latte intero
  • 40 g. riso originario 
  • 40 g. di zucchero o di più
  • 15 g. di burro 
  • estratto di vaniglia q.b.
  • scorza di un limone 
  • essenza fiori d’arancio q.b.
  • 200 g. di crema pasticcera (ricetta qui)
  • pizzico di sale 
  • zucchero a velo...per decorare  
Preparazione:
In una ciotola mescolate la farina con la maizena, il lievito, sale e la scorza di limone. In un’altra ciotola versate l’olio, il latte, lo zucchero. Mescolate per sciogliere bene lo zucchero. Versate il composto liquido sopra la farina e altri ingredienti. Mescolate bene, impastando con le mani per ottenere un composto compatto. Avvolgete l'impasto nella pellicola e fate riposare in frigo per circa 20-30 minuti. 

Fate cuocere il riso con il latte, il burro ,la scorza di limone grattugiata e un pizzico di sale. Cuocere a fiamma bassa fino a quando il latte non viene assorbito bene. Mescolate spesso per non fare attaccare il riso. Quando è pronto, fate raffreddare il riso al latte. Mescolate il riso freddo con la crema pasticcera,  aggiungete un po’di estratto vaniglia...e altro zucchero se vi piace più dolce. Adesso il ripieno è pronto.

Rivestite lo stampo con la carta da forno . Stende la frolla e rivestite lo stampo incluso i bordi.  Prima mettete da parte un po' di frolla . Riempite con il ripieno di riso e crema e livellate bene. Fate le striscioline e componete una griglia sulla pastiera. Spennellate con rosso d’uovo o latte e cuocere in forno precedentemente riscaldato a 180°C per circa 40-45 minuti. La pastiera deve essere bella dorata. Una volta fredda spolverizzatela con lo zucchero a velo vanigliato. Si conserva in frigo fino a 4-5 giorni.

Suggerimento: per i più golosi si può servire la pastiera con topping al cioccolato







Un augurio a tutti per una Pasqua serena e piena di speranze.



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Suggerimenti culinari per il menù di Pasqua....se ancora non avete deciso che preparare. Per i dettagli, cliccate sopra il nome della ricetta . 





Taralli napoletani (sugne e pepe)


               

Taralli napoletani (Sugne e Pepe) sono dei biscotti secchi salati, tipici della tradizione partenopea. 

Nel 1940, Leopoldo Infante inventò, nel suo laboratorio la ricetta definitiva del tarallo napoletano, quello con 'nzogna (sugna), pepe e mandorle intere. Una delizia che oggi rientra a pieno titolo nella categoria dello street food. 

 Questo inverno, ho preparato taralli sugne e pepe ,seguendo la ricetta di Manu Food . Sono buonissimi...che dire...uno tira l'altro.



Ingredienti: 
per 10-12 taralli 

  • 500 g.di farina 00 
  • 200 g.di strutto 
  • 7 g. pepe nero macinato (un cucchiaino)
  • 150 gr.mandorle tostate tritate 
  • mandorle tostate intere... circa 14 pezzi
  • 15.g sale 
  • 10 g.lievito di birra 
  • 150 ml.acqua 
  • 50 ml.vino bianco 
Procedimento:
Tostate le mandorle 150 gr + 14 pezzi in forno preriscaldato a 200° C per circa 3 minuti. Fatele intiepidire, tenete da parte 14 pezzi intere. Tritate resto di 150 g. mandorle fino a ottenere una granella grossolana. 

Mettete in una ciotola l'acqua ,vino bianco , il lievito sbriciolato, metà di strutto ...e impastate. 
Potete procedere con la planetaria o a mano....cosi come ho fatto io. Aggiungete metà farina e impastate ancora .
Aggiungete il sale, il pepe e restante di strutto . Impastate bene tutto il composto . Aggiungete al impasto le mandorle trittate e amalgamare bene . Lasciate l'impasto a riposare per 30 minuti . 

Staccate dei pezzetti di impasto, dal peso di scarsi 40 gr, e con ognuno formate dei filoncini di circa 20 cm. lunghezza. Se vi accorgete che i filoncini tendono a sfaldarsi compattateli leggermente con le mani e poi allungateli. Sistemate due filoncini vicini ed arrotolateli tra di loro, quindi chiudete le estremità per formare un tarallo. Infine sistemate 2 o 3 mandorle intere sulla superficie, facendole aderire bene con un po' d'acqua. 

Mettete i taralli un po' distanziati tra di loro, su una teglia rivestita con della carta forno e lasciateli lievitare per un paio d'ore (non dovranno crescere molto di volume). 

Infornate i taralli in forno preriscaldato a 180° C ventilato per 50 minuti, sfornate i taralli e lasciatelli a raffredare completamente . 

Infornate per la seconda volta a 80° C per massimo 90 minuti. Controllate la cottura, potranno essere sufficienti anche 50-55 minuti.
















Focaccia Locatelli (senza impasto) con pomodorini



La Focaccia Locatelli è conosciuta anche come focaccia senza impasto. Sicuramente tanti di voi lo conoscete. Finalmente l'ho provata anch'io. Davvero facile da preparare , non è altro che un impasto preparato in ciotola con cucchiaio di legno e senza usare la mani. Questa è la ricetta base che ho trovato navigando nel web.....a quale ho aggiunto in superficie pomodorini. Se non l'avete ancora provata, ve la consiglio.        



 Ingredienti: 
per una teglia 30 cm. diametro 

250 g. di farina 0
250 g. di farina 00 
300 ml. di acqua tiepida
15 g. di lievito di birra 
2 cucchiai di olio evo 
5-10 g. di sale 
per l'emulsione 
65 ml. di acqua 
65 ml. di olio evo 
15 g. di sale
per copertura
pomodorini  
rosmarino 

 
Preparazione:
In una ciotola mettere le farine, il sale, l'acqua tiepida, il lievito e l'olio . Iniziare a mescolare tutti gli ingredienti con un cucchiaio di legno. Nella ricetta originale si raccomanda di non impastare con le mani. Mescolare bene fino quando l'impasto diventa liscio e omogeneo.
Ungere leggermente la superficie con poco olio e coprire con un telo...lasciare a lievitare per 10 minuti. 

Versare l'impasto in una teglia unta con un filo d'olio. La mia teglia era tonda ,diametro 30 cm. Coprire ancora l'impasto e lasciare altri 10 minuti di riposare. 

Dopo stendere la pasta con le mani, cioè con i polpastrelli leggermente infarinati ,esercitate una leggera pressione partendo dal centro verso i lati della teglia. Coprire ancora e lasciare lievitare per altri 20 minuti. 

Nel frattempo in una ciotola preparate la salamoia. Mettere l'acqua tiepida, l'olio e il sale e mescolate bene. Rovesciare la salamoia su tutta la superficie della focaccia. Mettere i pomodorini ,spolverizzate con rosmarino (io secco) .Coprire ancora e lasciare lievitare per altri 20 minuti. 

Infornare la focaccia  in forno già caldo a 180°C e cuocere per circa 30 minuti....o fino che diventa dorata in superficie.  Lasciare intiepidire la focaccia ,tagliarla a fette e servirla.






Bensone di Modena (senza burro e uova)

Il bensone, un dolce di origine modenese (bensòun in modenese), una specie di crostata arrotolata. 
L’antica ricetta del bensone, prevedeva un impasto di farina, latte, uova, burro e miele. Il miele è stato successivamente sostituito con lo zucchero. La ricetta originale non preveda alcuna farcitura. 
Il bensone può essere farcito con marmellata, mostarda bolognese , savòr  o diverse creme spalmabili a piacere. 

Questo preparato da me è una versione più leggera diciamo...ma buonissimo ugualmente. 
Viene servito a merenda, magari accompagnato da una tazza di tè, oppure a fine pasto inzuppato in un bicchiere di vino Lambrusco. A me piace molto per colazione con caffèlatte.
Ricetta trovata qui ,leggermente modificata. <info web>

 


Ingredienti:
pasta frolla 
  • 200 g. di farina 00  
  • 50 g. di maizena 
  • scorza di un limone bio  
  • un pizzico sale  
  • 2 cucchiaini lievito per dolci 
  • 80 ml. olio di semi di girasole 
  • 70 ml. latte di riso o vaccino    
  • 90 g. zucchero di canna  
  • marmellata q.b. ...io marmellata di nespole 
  • granella di zucchero q.b.

Preparazione:
In una ciotola mescolate la farina con la maizena, lievito, sale e la scorza di limone. Mescolate bene. 
In un’altra ciotola versate l’olio, il latte, lo zucchero. Mescolate bene per sciogliere bene lo zucchero. Versate il composto liquido sopra la farina e altri ingredienti. Amalgamate tutto bene ,impastando con le mani per ottenere un panetto compatto
Avvolgete l'impasto nella pellicola trasparente e fate riposare in frigo per circa 30 minuti .Stendete l’impasto formando un rettangolo. Distribuite sopra la farcia scelta, lasciando liberi i bordi e ripiegate il bensone facendo tre pieghe e richiudete. Spennellate la superficie del bensone con un po' di latte e cospargete con la granella di zucchero. Cuocete in forno preriscaldato statico a 180° per 30 minuti circa. Sfornate il bensone, fate raffreddare e volendo spolverizzate anche con lo zucchero a velo.











Buon Natale, dovunque e con chiunque lo stiate passando. 🎅🎄 ✨ Auguri! 🎁🎉




Bonet

Bonet
Bonet, classico dolce al cucchiaio piemontese. Da tempo lo volevo fare , anche perchè lo sapevo quanto è buono, lo mangiato qualche anno fa in un ristorante. Finalmente per la Domenica delle Palme lo preparato. Si tratta di un budino di antichissima tradizione a base di uova, latte, zucchero, liquore, amaretti secchi e cacao. Una vera delizia.😋
La ricetta originale di Lorena (blog Lory B. Bistrot) lo trovate qui . Sotto c'è la ricetta modificata leggermente da me.

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Ingredienti:
per 2 stampi plumcake


  • 1 l. di latte intero
  • 200 g. di zucchero semolato
  • 5 uova
  • 200 g. di amaretti secchi
  • 50 g. di cacao amaro
  • 1 cucchiaio di caffè solubile
  • 4 cucchiai di amaretto liquore
  • 1/2 fialetta di aroma rum


Preparazione:
Tritate finemente gli amaretti e unite al latte. Il latte prima deve essere portato ad ebollizione e raffreddato. Mescolate bene con un cucchiaio e aggiungete il caffè solubile, il liquore e l' aroma di rum. Separatamente sbattete con una frusta lo zucchero con le uova e il cacao amaro fino ad ottenere una crema liscia. Sopra versate il composto di latte e amaretti e mescolate bene.
Preparate il caramello. Mettete lo zucchero in un pentolino, aggiungete due cucchiai di acqua e cuocetelo fino alla formazione di un caramello dorato. Versatelo nei stampi, inclinateli in modo da distribuire il caramello sul fondo e sui bordi .Mettete il composto dentro gli stampi e adagiateli in una teglia alta da forno che avrete riempito per 2/3 con acqua calda.
Cuocete a bagnomaria nel forno già caldo a 180-200° per 40-50 minuti circa. Servite il bonet freddo.




Quest'anno sarà senza dubbio una Pasqua e Pasquetta molto diversa. Niente è come prima. Spero che l'aria di festa riuscirà a entrare comunque nelle vostre case.
Un augurio a tutti per una Pasqua serena e piena di speranze . 

Buona Pasqua !


Cleo...il mio coniglio "testa di leone" 💗



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Suggerimenti culinari per il menù di Pasqua....se ancora non avete deciso che preparare.  
Per i dettagli, cliccate sopra il nome della ricetta .


  Casatielo











                       

Sformatino di squacquerone con fonduta al formaggio di Fossa



Anno nuovo ...ricetta nuova... sformatino di squacquerone con fonduta al formaggio di Fossa. 

Ricetta presa da Tipico a tavola . Addirittura questo sformatino lo mangiato a Talamello (RN), in un ristorante tipico romagnolo, La locanda dell'Ambra .

"Il formaggio di fossa è un formaggio grasso stagionato. Può essere di pecora ,oppure misto o di latte vaccino e di pecora.
La particolarità di questo formaggio ,viene stagionato per tre mesi in tipiche fosse , scavate nella roccia o in fosse di tufo. È prodotto soprattutto nella Romagna e nelle Marche (dove è DOP), ma anche in Umbria e Toscana.
In cucina si usa da solo, oppure in abbinamento con miele o marmellate. "
<<info web>>

E' un piatto raffinato, antipasto delizioso ,delicato come sapore... è davvero buono.
Potete sostituire il formaggio di fossa con un pecorino ben stagionato, un po' piccante. Facile da preparare ,ecco la ricetta: 

Ingredienti:
per 4 sformatini

2 albumi d’uovo
100 ml. di panna fresca
50 g. di squacquerone* (formaggio tipico romagnolo, è fresco ,cremoso e spalmabile)
per la fonduta:
una noce di burro
50 g. di formaggio di fossa
70 ml. di latte
un cucchiaio di farina
un pizzico di sale
* squacquerone si può sostituire con la crescenza

Preparazione: 
Mescolare lo squacquerone con la panna. Aggiungere gli albumi montati a neve e mescolare lentamente con movimenti circolari dal basso verso l'alto, in modo che il composto inizi ad assorbire tutta la parte degli albumi . Alla fine il composto deve essere omogeneo . Mettere il composto in 4 stampi per crème caramel, stampi unti con burro .Cuocere il composto ottenuto nel forno a bagnomaria.
Per cuocere a bagnomaria: riempire una teglia da forno con l'acqua e dentro inserire i stampini . Devono essere immersi almeno a metà nell'acqua. Inserite la teglia nel forno e cuocere i sformatini per circa 1 ora a 100°C. (ventilato). Sono pronti.quando diventino come un budino.
Fare la fonduta: sciogliere il burro in un tegamino, aggiungere la farina setacciata e mescolare. Fuori dal fuoco ,aggiungere il latte e il formaggio di fossa grattugiato. Mescolare bene il composto. Rimettere sul fuoco e cuocere finchè la salsa non comincerà a bollire ed ad addensarsi. Aggiungere un pizzico di sale. Cuocere a fuoco basso e fare restringere.
Servire a freddo lo sformatino, con una colata di fonduta di formaggio leggermente calda. Spolverizzare il sformatino con formaggio di fossa grattugiato. Volendo, decorare con un pomodorino, rucola, noci spezzettate...quello che vi piace. Io ho decorato con della cipolla fritta (quella di Ikea)



Migliaccio salato



Finalmente sono riuscita a fare la versione salata di Migliaccio, dolce napoletano tipico di Carnevale. Migliaccio dolce lo preparato qualche anno fa ,ricetta lo trovate qui .
Non saprei quale è più buono...migliaccio dolce o salato? A me piacciono tutte e due. 😋  Voi conoscete migliaccio?




Ingredienti:

  • 150 di semolino o farina di mais (oppure metà mais e metà semolino)
  • 500 ml. di acqua
  • 100 ml. latte
  • 40 g. di strutto (io burro)
  • 2 uova intere
  • 3 cucchiai colmi di parmigiano o grana grattugiato 
  • 200 g. di ricotta mucca
  • 200 g. di provola affumicata o scamorza
  • 150 g. di salame tipo Napoli (io prosciutto cotto)  
  • sale

Preparazione: 
In una pentola versare l’acqua ,il latte, il burro e un po' di sale e portare all'ebollizione.
Versare il semolino (io anche 2 cucchiai di polenta taragna istantanea ...cioè mais con grano saraceno) e mescolare velocemente con una frusta a mano. Mescolare a fuoco medio, continuamente fino che il composto si addensa e diventa cremoso come un polenta. Mettete da parte la crema di semolino per raffreddare.
In una ciotola mettete le uova con il parmigiano e montatele con le fruste elettriche.
Aggiungere la ricotta e mescolare bene insieme fino ad ottenere una crema omogenea. Aggiungere alla crema di uova, quella di semolino, mescolare con le fruste elettriche .
L’impasto deve essere abbastanza pastoso. Se vi sembra troppo sodo ,aggiungere altro latte. Aggiungere salame e la provola a dadini e mescolare bene. Foderate con carta da forno una teglia tonda o rettangolare da forno, versate l’impasto dentro e poi appiattite. Mettete fiocchetti di burro qua e la e cospargete tutta la superficie di pangrattato.
<Stampo tondo di circa 22 cm. diametro o rettangolare di circa 28/22 cm.>
Cuocete in forno già caldo a 180° C per circa 50 minuti. Alla fine migliaccio salato deve essere ben dorato in superficie. Leggermente si crea una specie di crepe . Aspettate che si raffreddi almeno 30 minuti prima di tagliare e servire.
Conservare in frigo per massimo 3 giorni o potete congelarlo. Ottimo caldo ...è buonissimo anche freddo.




Da una ricetta trovata sul sito Tavolartegusto.it che ringrazio. Ho apportato piccole modifiche.




Sant' Andrea Apostolo (tradizioni in cucina)



Sant'Andrea Apostolo di Gesù Cristo si festeggia il 30 novembre nelle Chiese d'Oriente e d'Occidente ed è festa nazionale in Scozia. Denominato secondo la tradizione ortodossa Protocletos o il Primo chiamato perché fu il primo tra i discepoli di Giovanni Battista ad essere chiamato dal Signore Gesù presso il Giordano. Dopo la Pentecoste si dice abbia predicato il Vangelo nella regione dell’Acaia in Grecia e subíto la crocifissione a Patrasso su una croce a forma di X per non eguagliare quella di Gesù.

È una giornata di festa, ricca di tradizioni e costumi soprattutto per la gente che vive in ambiente rurale nella parte nord della Romania, nelle storiche regioni di Maramureş e Bucovina.


 Luogo di nascita: Galilea, Israele 
 Decesso: 30 novembre 60 dopo Cristo, Patrasso, Grecia  
Nome completo: Andrew the Apostle 
 Sepoltura: Chiesa dei Santi Apostoli, Turchia 
 Genitori: Jonah 
 Fratelli: Pietro apostolo 



Protettore di:cantanti, marinai, pescatori.
È patrono della Chiesa ortodossa. Secondo gli antichi scrittori cristiani, l’apostolo Andrea avrebbe evangelizzato l’Asia minore e le regioni lungo il mar Nero, giungendo fino al Volga.
È perciò onorato come patrono in Romania, Ucraina e Russia.



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Tradizioni della Tuscia Viterbese

La notte tra il 29 e il 30 novembre, giorno in cui ricadono i festeggiamenti del santo pescatore, è usanza che ogni bambino lasci un piattino vuoto sul davanzale o fuori la porta di casa per poi l’indomani trovarci sopra un golosissimo pesce di cioccolato. È per questo che le vetrine di pasticcerie, alimentari, bar e supermercati si riempiono nel mese di Novembre di coloratissimi pesci di varie dimensioni avvolti nella caratteristica carta stagnola colorata che li fa distinguere nei gusti al latte e fondente. <Info e foto: web>


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Tradizioni in cucina 

Nei ultimi anni in Emilia Romagna si é instaurata la tradizione del “pane di Sant’Andrea” che i fornai di Castel Maggiore offrono la sera, all’uscita della chiesa parrocchiale, dopo la Messa in onore del Patrono. Da dove provenga questa tradizione, se questa ricetta sia originale o inventata dai panificatori per l’occasione, francamente non si sa. Certamente è entrata a far parte delle tradizioni di questa cittadina.


Ingredienti: 550 g di farina ,250 g di latte ,50 g di olio di mais, 1 cucchiaio di zucchero ,10 g di sale, 1 cubetto di lievito di birra, 1 uovo + 1 tuorlo per spennellare, 100 g di gocce di cioccolato fondente. 

Il procedimento descritto prevede l’utilizzo del Bimby, ma ovviamente la ricetta può essere seguita anche senza

Nel boccale riscaldare il latte 1 min., 37° vel. 1; unire olio, zucchero, uovo e lievito: 5 sec. vel. 2. Aggiungere farina e sale: 3 min. vel. Spiga. Deve risultare un’impasto morbido. Togliere dal boccale, formare una palla, coprirla e metterla nel forno spento (ma precedentemente riscaldato a 50°) e lasciare lievitare per 1 ora. Trascorso questo tempo smontare l’impasto, dividerlo – se si desidera – in pagnotte, poi aggiungere le gocce di cioccolato; preriscaldate il forno a 200° e nel frattempo lasciate lievitare direttamente sulla leccarda del forno ricoperta di carta-forno. Spennellare a questo punto con l’uovo sbattuto e mettere in forno per circa 30 min.






Info, ricetta e foto prese da web e  Il ricettario di Bianca 






Zavata o crema carsolina

Zavata o crema carsolina , dolce tipico di Trieste e della sua provincia. La zavata è un dolce tipico carsolino, simile al “millefoglie”. Preparata in una teglia quadrata, viene tagliata in rettangoli di dimensioni abbastanza grandi: da qui il nome "zavate", cioè ciabatte.

La ricetta lo vista tempo fa sul blog di Edvige (Momento Solonico ) ...e che dire...amore a prima vista.
E' simile con il cremsnit (cremes), un dolce che si prepara in Romania, ma anche con kremšnite (Croazia e Slovenia), krémes (Ungheria) ,cremeschnitte (Germania), kremówka o napoleonka (Polonia), millefoglie (Francia).
Buonissima la zavata...provatela!!! Ecco la ricetta, cosi come lo trovata qui.


Pasta crema carsolina





Ingredienti:
3 pezzi pasta sfoglia rettangolare(o fate voi la sfoglia)
600 ml.latte
4 tuorli d'uovo
100 g. di farina
35 g. di burro o margarina vegetale
2 cucchiai di vino bianco oppure Marsala secco o altro liquore
180 g.di zucchero
200 g. di panna fresca
sale q.b.
zucchero a velo vanigliato q.b


Preparazione:
Stendete la pasta sfoglia rettangolare ,un pò più sottile di come lo trovate nella confezione. Mettetela con la carta da forno nella teglia .Bucherellate tutta la sfoglia e mettetela nel forno già caldo a cuocere a 170°C .Non deve scurirsi troppo, dunque guardate la cottura. Lasciate raffreddare.

In una casseruola sbattete i tuorli con lo zucchero semolato molto bene. Quando diventino spumosi e bianchi, aggiungete la farina e incorporatela bene con una frusta. Aggiungete il latte poco alla volta, mettete sul fuoco mescolando continuamente.Tenete comunque la fiamma abbastanza bassa...il composto inizierà a bollire. Aggiungete il burro e il vino...io Marsala . Fate cuoce fino a che la crema non raggiunge la densità giusta...abbastanza densa. Mettete da parte, fino che diventa tiepida.

Montate la panna ,aggiungete alla crema tiepida delicatamente e lasciate raffreddare il tutto. Cercate di dividere alla pari la crema per fare il dolce in due strati.
Stendete la crema su una sfoglia e spalmatela uniforme dappertutto. Sopra mettete la seconda sfoglia e premette leggermente. Sopra mettete il resto di crema e poi ultima sfoglia.

Con un coltello ben affilato, segnate l'ultima pasta sfoglia di copertura in rettangoli di 12 x 6 o delle dimensioni che desiderate...cosi lo potete tagliare il dolce molto più facile....senza sbriciolarsi. Potete anche tagliare prima i rettangoli di pasta sfoglia e poi formare i strati. Io ho fatto cosi ..ma solo con ultima sfoglia di copertura.
Servitela ancora tiepida cospargendola di abbondante zucchero a velo.

Io invece ho lasciato il dolce circa 2 ore fuori dal frigo e poi lo messo dentro. Non mettete sopra lo zucchero a velo quando lo mettete in frigorifero, diventa umido e si attacca alla sfoglia.
Solo prima di servire, spolverizzate il dolce con abbondante zucchero a velo.

Piada dei morti



In Romagna la Piada dei Morti inizia ad essere cucinata a metà ottobre e per tutto il mese di novembre.
E' un dolce semplice, un pandolce con uvetta e frutta secca, adatto ad essere gustato per colazione o dopo pasto con un buon bicchiere di vino.
Ha questo nome perché di solito si cucina nel periodo vicino alla Festa dei morti (2 novembre).
Esistono varie versioni, questa è la mia. La ricetta presa da qui ,è modificata.

Ingredienti:
200 g.di farina manitoba
80-100 g. di farina 00
1 uovo
60 gr. di zucchero
60 ml. latte intero
60 ml. olio di semi di girasole
20 g. di lievito di birra fresco
uvetta q.b.
1 bustina vanillina
1 pizzico di sale
glassatura 
1 uovo
noci, mandorle, pinoli ,uvetta

Procedimento:
Sciogliere il lievito di birra nel latte appena tiepido con un cucchiaio di zucchero. Aggiungere il resto dello zucchero, l'olio, uovo, un pizzico di sale, vanillina e la farina setacciata per ultima. Potete usare solo farina  00. Se vi piace più dolce aggiungete del'altro zucchero. Non mettere dall'inizio tutta la farina, ma poco alla volta.
A volte la farina (dipende quale tipo usate) assorbe di più e l'impasto finale esce troppo duro. Lavorare il composto fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico ...leggermente molle.
Mettere l'impasto a lievitare (coperto) in un luogo caldo per 2 ore circa. Impastare nuovamente, aggiungere l’uvetta. Mettere su teglia da forno con carta da forno volendo anche oleata. Schiacciare con le dita della mano fino ad ottenere dei dischi spessi di circa 2-3 cm.
Guarnire con noci,  mandorle, pinoli o uvetta.  Spennellare la superficie con l'uovo. Lasciare lievitare per massimo un oretta. Cuocere in forno già caldo, a 180° per 30-40 minuti. Fate prova stecchino.

Altre ricette dei dolci che si preparano per il periodo che precede la Commemorazione dei morti ; coliva ( dolce tipico della tradizione rumena) e fave dei morti.










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