Nome: San Martino di Tours
Titolo: Vescovo
Ricorrenza: 11 novembre
Protettore :albergatori, cavalieri, fabbricanti di maiolica, fanteria, forestieri, mendicanti, militari, oche, osti, sarti, sinistrati, vendemmiatori, viticoltori.
La leggenda così dice : “Un giorno d`autunno, l’11 novembre probabilmente, mentre usciva a cavallo da una delle porte della città francese di Amiens, dove viveva, vide un povero, mezzo nudo e tremante per il freddo. Martino si impietosì e sguainò la spada, tagliò il suo bel mantello di lana e ne diede la metà al povero. Immediatamente il sole si mise a scaldare come in estate.
Per questo motivo, si chiama l`estate di San Martino quel periodo agli inizi di novembre in cui spesso accade che la temperatura si faccia più mite.
San Martino di Tours nacque intorno al 317 D.C ed è stato uno dei primi santi non martiri della Chiesa Cattolica. Figlio di un tribuno della legione, rivestiva la carica di "circitor" nella Gallia, dove visse l'esperienza che cambiò per sempre la sua vita e lo consegnò alla storia, alla leggenda e alla santità.
In Italia la Festa di San Martino fa rima con festa del vino, infatti, l'11 Novembre viene "battezzato" il vino novello durante allegri banchetti, accompagnato da carne, castagne arrosto e frutti di stagione.
In Italia è il Patrono di Belluno.
In Germania ad esempio dà inizio alle Feste di Natale, per la quale i bambini organizzano una processione con le lanterne e recitano una filastrocca propiziatrice.
La festa dei cornuti, è poi, una delle
più curiose tradizioni associate alla festa di San Martino. Alcuni studiosi ritengono che questa derivi dal fatto che nel medio evo si svolgevano, in quel periodo dell'anno feste e fiere di animali con le corna.
Nella zona cui vivo ,a Sant’Arcangelo di Romagna, a Rimini, si celebra in questi giorni “la Fira di bec”,
“La Fiera dei cornuti”, anche se
non è proprio destinata agli animali come una volta: ebbene vi arrivano cantastorie da tutt’Italia che cantano divertenti storie di “corna”, naturalmente. Ma se qualche lettore vuole andarci presti attenzione a non passare sotto le grandi corna appese nella piazza centrale: dicono che si mettano a oscillare al passaggio dei "cornuti"
Piatti della tradizione
Rasco o sammartinello,biscotti tipici di Palermo di san Martino, ripieni di crema di ricotta.
Ricetta qui.
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foto web |
Biscotti di San Martino, biscotti secchi all'anice e cannella tipici della pasticceria siciliana.
Ricetta qui.
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foto web |
Cavallo di San Martino, il dolce veneziano di San Martino come dice il nome è un dolce diffusissimo nella provincia di Venezia per festeggiare l’11 novembre. Si riproduce con la pasta frolla la forma di un cavaliere a cavallo e si decora con cioccolato, frutta secca e confetti. Nelle confezioni di pasticceria non c’è la frutta secca, ma ci sono cioccolatini incartati nella loro stagnola “incollati” sul cavallo. Ricetta qui.
Anche l'oca viene mangiata per la Festa di San Martino.Con il vino gli abitanti delle terre che una volta era la “Gallia Cisalpina” e che oggi alcuni chiamano Padania, consigliano di mangiare le castagne e l’oca:
“Per San Martino castagne, oca e vino!”.
Un’usanza, quella di mangiare l’oca, da rispettare per avere fortuna, come ci ricordano i veneti:
“Chi no magna l’oca a San Martin nol fa el beco de un quatrin!”.
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oca in umido con castagne e verza |
Barbara del blog
Il mondo di Rina , racconta che in Calabria sono le
Pitte di San Martino (nel reggino) , dei dolci pre-natalizi ripieni di frutta secca.
Sempre in Calabria si preparano
crustuli salati,
muruneddhi, ricetta lo trovate nel suo blog
qui.
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foto web....pitte di San Martino |
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foto web....pitte di San Martino al cacao |
Conoscete altri piatti della tradizione che si preparano in questi giorni per la Festa di San Martino ?
Buon San Martino!
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Questa tradizione è celebrata anche in una famosa poesia di Giosuè Carducci.
La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
sull'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.