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Frittelle di Sant' Antonio Abate





ll giorno 17 di Gennaio si festeggia Sant’Antonio Abate (non famoso Sant'Antonio da Padova). Detto anche Sant’ Antonio del Fuoco, protettore degli animali domestici e solitamente raffigurato vicino ad un maiale con al collo una campanella. Ho letto che in Lombardia...non lo so se dappertutto... in questo giorno è tradizione contadina accendere il “falò di Sant’Antonio”.
L’usanza, è tutt’ora presente in alcune zone, nei giorni precedenti si accatasta in uno spiazzo nel cortile tutto ciò che è di legno e poi bruciare. Il fuoco propiziatorio viene acceso la sera e continua ad ardere sino all’esaurimento.


Sant’Antonio compare anche in un detto popolare che fa riferimento al tempo : "S. Antonio barba bianca se non nevica poco ci manca."
C’è però un detto anche adatto ai golosi: "S. Antonio di gennaio, S.Antonio frittellaio"... visto che in questo giorno si fanno i PANADÌ DE SANT’ANTONE (panini di S. Antonio) conosciuti anche come castagnole, i primi dolcetti che annunciano il prossimo Carnevale. La tradizione prevede di consumare con le frittelle del buon vin brulé. (info e foto da web)





Frittelle di Sant'Antonio
(Ricetta presa da qui.)


Ingredienti:
400 g. di farina 00
100 g di zucchero 
2 uova
100 ml di olio di semi di girasole
200 ml di latte intero o parzialmente scremato 
1 bustina di lievito per dolci
buccia di un limone grattugiata (aggiunto da me)
aroma vaniglia o rum (aggiunto da me)
olio per friggere
zucchero a velo vanigliato


Preparazione:
Frullate bene le uova con lo zucchero. Aggiungete un po’alla volta, l’olio e il latte....e poi per ultimo farina e il lievito. Impasto deve essere liscio e abbastanza denso, non deve scendere dal cucchiaio. Se vi sembra troppo denso ,aggiungete un po' di latte . Se vi sembra troppo liquido l'impasto, aggiungette più farina .Scaldate bene l’olio . Quando è pronto, prendete un bel po d'impasto con un cucchiaino e versate il composto nel olio ben caldo con una'altro cucchiaino.  Si lasciano friggere le frittelle, 6-8 alla volta. Quando sono dorate da tutti i lati, si scolano e si appoggiano su carta assorbente da cucina.. Si cospargono di zucchero a velo. Servite le frittelle calde. 
Risultano circa 30-40 pezzi .



11 novembre San Martino di Tours


Nome: San Martino di Tours 
Titolo: Vescovo 
Ricorrenza: 11 novembre 
Protettore :albergatori, cavalieri, fabbricanti di maiolica, fanteria, forestieri, mendicanti, militari, oche, osti, sarti, sinistrati, vendemmiatori, viticoltori.

La leggenda così dice : “Un giorno d`autunno, l’11 novembre probabilmente, mentre usciva a cavallo da una delle porte della città francese di Amiens, dove viveva, vide un povero, mezzo nudo e tremante per il freddo. Martino si impietosì e sguainò la spada, tagliò il suo bel mantello di lana e ne diede la metà al povero. Immediatamente il sole si mise a scaldare come in estate. 

Per questo motivo, si chiama l`estate di San Martino quel periodo agli inizi di novembre in cui spesso accade che la temperatura si faccia più mite.

San Martino di Tours nacque intorno al 317 D.C ed è stato uno dei primi santi non martiri della Chiesa Cattolica. Figlio di un tribuno della legione, rivestiva la carica di "circitor" nella Gallia, dove visse l'esperienza che cambiò per sempre la sua vita e lo consegnò alla storia, alla leggenda e alla santità.

In Italia la Festa di San Martino fa rima con festa del vino, infatti, l'11 Novembre viene "battezzato" il vino novello durante allegri banchetti, accompagnato da carne, castagne arrosto e frutti di stagione.
In Italia è il Patrono di Belluno.
In Germania ad esempio dà inizio alle Feste di Natale, per la quale i bambini organizzano una processione con le lanterne e recitano una filastrocca propiziatrice.

La festa dei cornuti, è poi, una delle più curiose tradizioni associate alla festa di San Martino. Alcuni studiosi ritengono che questa derivi dal fatto che nel medio evo si svolgevano, in quel periodo dell'anno feste e fiere di animali con le corna.
Nella zona cui vivo ,a Sant’Arcangelo di Romagna, a Rimini, si celebra in questi giorni “la Fira di bec”, “La Fiera dei cornuti”, anche se non è proprio destinata agli animali come una volta: ebbene vi arrivano cantastorie da tutt’Italia che cantano divertenti storie di “corna”, naturalmente. Ma se qualche lettore vuole andarci presti attenzione a non passare sotto le grandi corna appese nella piazza centrale: dicono che si mettano a oscillare al passaggio dei "cornuti"



Piatti della tradizione


Rasco o sammartinello,biscotti tipici di Palermo di san Martino, ripieni di crema di ricotta.
Ricetta qui.
foto web
Biscotti di San Martino, biscotti secchi all'anice e cannella tipici della pasticceria siciliana. 
Ricetta qui.


foto web

Cavallo di San Martino, il dolce veneziano di San Martino come dice il nome è un dolce diffusissimo nella provincia di Venezia per festeggiare l’11 novembre. Si riproduce con la pasta frolla la forma di un cavaliere a cavallo e si decora con cioccolato, frutta secca e confetti. Nelle confezioni di pasticceria non c’è la frutta secca, ma ci sono cioccolatini incartati nella loro stagnola “incollati” sul cavallo. Ricetta qui.


Anche l'oca viene mangiata per la Festa di San Martino.Con il vino gli abitanti delle terre che una volta era la “Gallia Cisalpina” e che oggi alcuni chiamano Padania, consigliano di mangiare le castagne e l’oca: 
“Per San Martino castagne, oca e vino!”. 
Un’usanza, quella di mangiare l’oca, da rispettare per avere fortuna, come ci ricordano i veneti: 
“Chi no magna l’oca a San Martin nol fa el beco de un quatrin!”.

oca in umido con castagne e verza 



Barbara del blog  Il mondo di Rina , racconta che in Calabria sono le Pitte di San Martino (nel reggino) , dei dolci pre-natalizi ripieni di frutta secca.
Sempre in Calabria si preparano crustuli salati, muruneddhi, ricetta lo trovate nel suo blog qui.

foto web....pitte di San Martino 
foto web....pitte di San Martino al cacao





Conoscete altri piatti della tradizione che si preparano in questi giorni per la Festa di San Martino ? 

Buon San Martino! 


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Questa tradizione è celebrata anche in una famosa poesia di Giosuè Carducci.

La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
 l'anime a rallegrar.

 Gira su' ceppi accesi
 lo spiedo scoppiettando:
 sta il cacciator fischiando
 sull'uscio a rimirar

tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.

****info : web e Poesia e narrativa****

Oggi solstizio d'estate e domenica la Superluna / Azi solstițiul de vară şi duminică Super Luna

foto web

Oggi 21 giugno 2013 si celebra il solstizio d'estate ,in pratica il sole raggiungerà la massima distanza dall'equatore determinando più ore di luce durante il giorno. Il 21 giugno è il giorno più lungo dell'anno.

Cosa simboleggia
La festa del solstizio d'estate è antica come l'uomo, si tratta di una giornata carica di significati simbolici e di magia. Secondo le feste pagane del passato, fate e dei legati al mondo della natura vagano libere per i campi. Tradizionalmente gli agricoltori ringraziavano per la venuta dell'estate, il raccolto, la frutta e per avere più ore disponibili per svolgere il loro lavoro e dedicarsi al divertimento. È anche una festa legata alla fecondità, tanto della terra come degli uomini. Fuochi e riti iniziatici sono soliti svolgersi in questa giornata, come anche veglie che simboleggiano il potere del Dio Sole e per auspicare un rinnovamento dell'energia. Inoltre si trattava di riti di purificazione che assicuravano il rinnovamento del ciclo vitale.

Su Regioni italiane trovate una parte dei eventi che si svolgono per il giorno del solstizio d'estate. 

Tra loro trovate, la notte delle streghe di San Giovanni in Marignano (Rimini).
A Rimini,ogni anno si svolge la festa del solstizio d'estate in tutte le spiagge. Ogni lido balneare offre musica e divertimento per soddisfare coloro che hanno bisogno di godersi le vacanze estive e tutti coloro che ne hanno voglia,possono assaggiare Sangrìa, pesce e carne di vari tipi; in alternativa,ci si può limitare ad ascoltare buona musica,attendendo il grande spettacolo dei fuochi d'artificio,pronti a colorare questa meravigliosa notte.
Fonte: web

Buon estate a tutti!


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 Il nostro satellite naturale, domenica 23 giugno 2013 ,sarà nel punto più vicino alla Terra di tutto l'anno, il cosiddetto perigeo.
Il perigeo è previsto intorno alle ore 13:20, ma il fenomeno ottico si potrà osservare al tramonto.
Quando la Luna è al Perigeo è comunque il momento dell’anno nel quale la vicinanza alla Terra permette di vederla più grande del solito con una maggiore luminosità .
Il prossimo appuntamento con il Perigeo cadrà il primo Agosto del 2014.









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