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Migliaccio salato



Finalmente sono riuscita a fare la versione salata di Migliaccio, dolce napoletano tipico di Carnevale. Migliaccio dolce lo preparato qualche anno fa ,ricetta lo trovate qui .
Non saprei quale è più buono...migliaccio dolce o salato? A me piacciono tutte e due. 😋  Voi conoscete migliaccio?




Ingredienti:

  • 150 di semolino o farina di mais (oppure metà mais e metà semolino)
  • 500 ml. di acqua
  • 100 ml. latte
  • 40 g. di strutto (io burro)
  • 2 uova intere
  • 3 cucchiai colmi di parmigiano o grana grattugiato 
  • 200 g. di ricotta mucca
  • 200 g. di provola affumicata o scamorza
  • 150 g. di salame tipo Napoli (io prosciutto cotto)  
  • sale

Preparazione: 
In una pentola versare l’acqua ,il latte, il burro e un po' di sale e portare all'ebollizione.
Versare il semolino (io anche 2 cucchiai di polenta taragna istantanea ...cioè mais con grano saraceno) e mescolare velocemente con una frusta a mano. Mescolare a fuoco medio, continuamente fino che il composto si addensa e diventa cremoso come un polenta. Mettete da parte la crema di semolino per raffreddare.
In una ciotola mettete le uova con il parmigiano e montatele con le fruste elettriche.
Aggiungere la ricotta e mescolare bene insieme fino ad ottenere una crema omogenea. Aggiungere alla crema di uova, quella di semolino, mescolare con le fruste elettriche .
L’impasto deve essere abbastanza pastoso. Se vi sembra troppo sodo ,aggiungere altro latte. Aggiungere salame e la provola a dadini e mescolare bene. Foderate con carta da forno una teglia tonda o rettangolare da forno, versate l’impasto dentro e poi appiattite. Mettete fiocchetti di burro qua e la e cospargete tutta la superficie di pangrattato.
<Stampo tondo di circa 22 cm. diametro o rettangolare di circa 28/22 cm.>
Cuocete in forno già caldo a 180° C per circa 50 minuti. Alla fine migliaccio salato deve essere ben dorato in superficie. Leggermente si crea una specie di crepe . Aspettate che si raffreddi almeno 30 minuti prima di tagliare e servire.
Conservare in frigo per massimo 3 giorni o potete congelarlo. Ottimo caldo ...è buonissimo anche freddo.




Da una ricetta trovata sul sito Tavolartegusto.it che ringrazio. Ho apportato piccole modifiche.




Plumcake salato con formaggio, prosciutto cotto e pomodori secchi



I plumcake salati sono dei ottimi antipasti...veloci da preparare ,versatili. Per la ricetta mi sono ispirata da qui, cambiando un po' a modo mio.  Soffice e gustoso, leggermente umido ...secondo me è la ricetta ideale. Ottima ricetta riciclo. 


  Ingredienti :
  • 1 vasetto di yogurt naturale intero (vasetto da 125 g. o 150 g. che dopo usate come misurino per altri ingredienti ) 
  • ½ vasetto di olio di semi di girasole o mais  
  • ½ vasetto di latte 
  • 200 g. di prosciutto cotto o mortadella a cubetti 
  • 200 g. di formaggio tipo Asiago ,Fontina, Provolone, Emmenthal… a cubetti
  • pomodori secchi q.b.
  • 3 uova medie 
  • 3 cucchiai di grana o parmigiano grattugiato
  • 1 cucchiaino di sale fino
  • 3 vasetti colmi di farina 00 setacciata
  • 1 bustina di lievito istantaneo per torte salate setacciato (esempio Pizzaiolo di Paneangeli)
  • rosmarino tritato grossolanamente (facoltativo)
  • origano (facoltativo )
Ingredienti per uno stampo plumcake dimensioni... il mio era 25 cm. lungo, 11cm. largo, 7 cm. alto... o stampo tondo, 18-20 cm. diametro.

Preparazione:
Versare in una ciotola abbastanza grande tutti gli ingredienti liquidi...yogurt ,uova, olio e il latte. Amalgamare con la frusta bene. Aggiungere la farina setacciata con il lievito e mescolare bene. Aggiungere i cubetti di cotto e formaggio e i pomodori secchi tagliati a pezzettini,  mescolare bene con un cucchiaio. Se il composto vi sembra troppo liquido, aggiungere un po' di farina. Il composto dev'essere abbastanza denso...non liquido. Versare il composto in uno stampo da plumcake foderato con carta da forno. La carta da forno meglio leggermente bagnata con acqua ,per facilitare il rivestimento. Cuocere in forno preriscaldato a 170-180° per circa 40-45 minuti. Plumcake deve diventare ben dorato. Fare comunque la prova stuzzicadenti. Lasciate raffreddare prima di servire. 
Volendo potete usare gli stampi da muffins al posto del plumcake. 

Suggerimento :volendo potete aggiungere anche le olive 


Frittelle di Sant' Antonio Abate





ll giorno 17 di Gennaio si festeggia Sant’Antonio Abate (non famoso Sant'Antonio da Padova). Detto anche Sant’ Antonio del Fuoco, protettore degli animali domestici e solitamente raffigurato vicino ad un maiale con al collo una campanella. Ho letto che in Lombardia...non lo so se dappertutto... in questo giorno è tradizione contadina accendere il “falò di Sant’Antonio”.
L’usanza, è tutt’ora presente in alcune zone, nei giorni precedenti si accatasta in uno spiazzo nel cortile tutto ciò che è di legno e poi bruciare. Il fuoco propiziatorio viene acceso la sera e continua ad ardere sino all’esaurimento.


Sant’Antonio compare anche in un detto popolare che fa riferimento al tempo : "S. Antonio barba bianca se non nevica poco ci manca."
C’è però un detto anche adatto ai golosi: "S. Antonio di gennaio, S.Antonio frittellaio"... visto che in questo giorno si fanno i PANADÌ DE SANT’ANTONE (panini di S. Antonio) conosciuti anche come castagnole, i primi dolcetti che annunciano il prossimo Carnevale. La tradizione prevede di consumare con le frittelle del buon vin brulé. (info e foto da web)





Frittelle di Sant'Antonio
(Ricetta presa da qui.)


Ingredienti:
400 g. di farina 00
100 g di zucchero 
2 uova
100 ml di olio di semi di girasole
200 ml di latte intero o parzialmente scremato 
1 bustina di lievito per dolci
buccia di un limone grattugiata (aggiunto da me)
aroma vaniglia o rum (aggiunto da me)
olio per friggere
zucchero a velo vanigliato


Preparazione:
Frullate bene le uova con lo zucchero. Aggiungete un po’alla volta, l’olio e il latte....e poi per ultimo farina e il lievito. Impasto deve essere liscio e abbastanza denso, non deve scendere dal cucchiaio. Se vi sembra troppo denso ,aggiungete un po' di latte . Se vi sembra troppo liquido l'impasto, aggiungette più farina .Scaldate bene l’olio . Quando è pronto, prendete un bel po d'impasto con un cucchiaino e versate il composto nel olio ben caldo con una'altro cucchiaino.  Si lasciano friggere le frittelle, 6-8 alla volta. Quando sono dorate da tutti i lati, si scolano e si appoggiano su carta assorbente da cucina.. Si cospargono di zucchero a velo. Servite le frittelle calde. 
Risultano circa 30-40 pezzi .



Cozonac con lokum



Cozonac , il dolce re della tradizione rumena per le feste di Natale o Pasqua.
Gli ingredienti principali di cozonac sono simili al panettone e pandoro : farina ,latte ,uova ,lievito di birra, burro e zucchero.
Si prepara semplice o farcito con le noci tritate, crema di cacao, uvetta, cioccolato, semi di papavero o lokum .Un dolce simile si prepara anche in Bulgaria (kozunak), Albania o altri paesi dell'est Europa.

Lokum o turkish delight, sono dei dolcetti gelatinosi tipici della cucina turca a base di amido di mais, un prodotto dolciario gommoso, colorato e aromatizzato con acqua di rose ,limone...varie aromi con o senza frutta secca. Si trova nei negozi etnici dell' est Europa. Volendo il lokum si può  preparare in casa, secondo questa ricetta .


Ingredienti:
per 2 pezzi

  • 1 kg di farina "00" o 500 g.manitoba e 500g."00"
  • ½ litro latte
  • 4 uova
  • 50 g. di lievito di birra
  • 350 g. di zucchero
  • 250 g. di burro
  • 2 bustine vanillina
  • buccia di limone
  • lokum q.b.


Procedimento:
Setacciate la farina e mettetela dentro un grande contenitore . Sciogliete il lievito di birra con poco latte tiepido. Fare un "buco" nella farina. Quando il lievito è diventato come una crema, mettetelo dentro il "buco" ,spolverare la superficie con poca farina e lasciate lievitare. Quando il lievito e leggermente gonfio ,incominciamo aggiungere il resto degli ingredienti. Gli ingredienti nell'ordine da mettere sono : il latte tiepido dove è stato sciolto lo zucchero, vanillina e la buccia di limone grattugiata . Il latte si aggiunge poco alla volta e incorporate la farina, mano a mano che impastate . Aggiungete i 4 tuorli, uno ad uno e continuate a impastare. Dopo i tuorli aggiungete i 4 albumi montati a neve continuate a impastare . Alla fine aggiungete poco alla volta il burro fuso e raffreddato. Continuate a impastare , picchiando il fondo dell’impasto per circa 10 minuti. Se l’impasto è troppo molle aggiungete della farina , fino quando l’impasto si toglie dalle mani .
Coprire con un panno e lasciare lievitare, preferibilmente in luogo caldo, fino quando raddoppia il suo volume . Quando l’impasto è lievitato , dividetelo in due , stendetelo ( forma rettangolare) sulla spianatoia leggermente unta con l’olio o burro ,sopra mettete pezzetti di lokum .
Rotolate tutto l'impasto e mettete nello stampo (grande da plumcake) imburrato e infarinato. Lasciate a lievitare ancora per mezza oretta. Spennellate sopra con dell'uovo sbattuto. Cuocete nel forno già riscaldato, ad una temperatura di 180°, ventilato 160°. Quando il dolce è ben gonfio e dorato ,dovrebbe essere pronto. Comunque fate la proba stecchino. Volendo quando il dolce e freddo, spolverizzate con lo zucchero a velo.


lokum -turkish delight -rahat



Buon Anno 2019! 🎄 🎇

Anche quest'anno se n'è andato...il 2019 sta arrivando!
Io vi faccio i miei auguri di cuore per un buon 2019, felice e sereno!



Insalata di sgombro con sedano rapa e olive



Veloce e gustosa, ottima come antipasto ma anche come secondo ,questa insalata di sgombro lo preparo spesso ,solo quando trovo il sedano rapa. Penso di inserirla nel mio menù della Vigilia di Natale o per Primo dell'Anno. Con il sedano rapa preparo un insalata simile con questa ...senza pesce...ricetta qui .Volendo potete sostituire lo sedano rapa con le carote.

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Ingredienti:
300 g. di sgombro (conserva al naturale)
500 g.di sedano rapa
1 piccola cipolla o cipollotto fresco (facoltativo)
olive verdi o nere q.b.
cetriolini in agrodolce o sotto aceto q.b.
maionese q.b.
sale, pepe

Preparazione:
Grattugiate il sedano rapa con una grattugia a fori grossi.Tritate la cipolla (io rossa) ,cetriolini e le olive. Cipolla, cetrioli e le olive li mettete nella quantità che desiderate. Sgocciolate lo sgombro dal suo sugo ,togliete eventuali spine e sbriciolatelo. Mescolate il pesce con le olive ,sedano ,cipolla ,cetriolini e la maionese (non troppo ma neanche troppo poco). Aggiustate di sale e pepe. Mettete insalata nel frigorifero per minimo 1 ora. Mettete insalata nel piatto di portata e decorate a piacere. Buonissima il giorno dopo, perché diventa più saporita...secondo me. Servite cosi o anche spalmata su tartine ,crostini. Volendo si possono farcire anche pomodorini.



Che questi giorni di festa, vi portino tanta pace e serenità. Tanti auguri di buon Natale!



Torta Pan di Stelle



La Torta Pan di Stelle è un dolce senza cottura, golosissimo e veloce da preparare.Un dolce adatto ad ogni occasione. Sono varie versioni di questa torta. Un dessert a base di biscotti Pan di Stelle, alternati in strati con crema di nocciole e panna o addirittura con l'aggiunta di ricotta o mascarpone.  Io lo preparata solo con la panna montata e crema di nocciole.

Ingredienti:
tortiera da 24 cm di diametro

700 g. di biscotti Pan di Stelle o biscotti simili
250-300 g. di crema spalmabile alla nocciola (io Nutella)
250 g. di panna fresca per le preparazioni salate e dolci (senza zucchero)
latte q.b.
cacao q.b.

Procedimento:
Montare la panna fresca, senza aggiungere lo zucchero. Scaldate leggermente la crema spalmabile a bagnomaria o nel microonde
Mettete lo stampo a cerniera (senza base) direttamente sul piatto in cui pensate di servire la torta.
Bagnate (non molto) i biscotti nel latte e adagiateli sul fondo del piatto.
Spalmate una cucchiaiata di crema di nocciole sui biscotti. Ricoprite con uno strato uniforme di panna . Mettete ancora un strato di biscotti bagnati nel latte...e poi la crema di nocciole.
Dunque fate strati con resto di biscotti, nutella e panna. Chiudete lo stampo a cerniera eventualmente con della pellicola trasparente o alluminio e fate riposare in frigo per qualche ora (3-4 ore)..meglio tutta la notte.
Spalmate con un po' di panna il bordo della torta e volendo decorate con altri biscotti.
Decorate la superficie della torta. Spolverizzate sopra con il cacao amaro e decorate a piacere con stelle di pasta di zucchero o ciuffi di panna o con altri biscotti....come ho fatto io.


Torta salata con zucchine e carote



Ho preparato questa torta salata con zucchine e carote per una cena tra amici .E' un sformato di verdure gustoso e facile da preparare...buonissima tiepida ma anche fredda .Perfetta per un buffet, un aperitivo ,un secondo di verdure. E poi mi piace che si può preparare il giorno prima. Sono varie ricette nel web...io lo presa dal blog La cucina di Any.


Ingredienti :
per una teglia di 25 cm x 19 cm

5 uova
120 g.di farina
110 g.di olio di girasole
1 cucchiaino e mezzo di lievito per torte salate
120 g. di parmigiano (oppure asiago)
mezza cipolla o qualche cipollotto fresco
3-4 zucchine (circa 500 g.)
1 carota grande (circa 150 g.)
sale e pepe

Procedimento:
Pulire le zucchine e la carota, grattugiarle e poi strizzarle leggermente. E' probabile che lasciano un po'd'acqua. Personalmente la zucchina lo grattugiata con la sua buccia. Pulire la cipolla, tritarla finemente .In una ciotola, mescolate bene le uova con l'olio, la farina setacciata e il lievito.
Aggiungere le verdure e il parmigiano all'impasto . Regolare di sale ,aggiungere pepe macinato (se vi piace) e mescolate bene. Mettere l'impasto in una teglia coperta da carta forno. Infornare a 180 gradi per 45 minuti. La torta deve essere bene dorata.





Sant' Andrea Apostolo (tradizioni in cucina)



Sant'Andrea Apostolo di Gesù Cristo si festeggia il 30 novembre nelle Chiese d'Oriente e d'Occidente ed è festa nazionale in Scozia. Denominato secondo la tradizione ortodossa Protocletos o il Primo chiamato perché fu il primo tra i discepoli di Giovanni Battista ad essere chiamato dal Signore Gesù presso il Giordano. Dopo la Pentecoste si dice abbia predicato il Vangelo nella regione dell’Acaia in Grecia e subíto la crocifissione a Patrasso su una croce a forma di X per non eguagliare quella di Gesù.

È una giornata di festa, ricca di tradizioni e costumi soprattutto per la gente che vive in ambiente rurale nella parte nord della Romania, nelle storiche regioni di Maramureş e Bucovina.


 Luogo di nascita: Galilea, Israele 
 Decesso: 30 novembre 60 dopo Cristo, Patrasso, Grecia  
Nome completo: Andrew the Apostle 
 Sepoltura: Chiesa dei Santi Apostoli, Turchia 
 Genitori: Jonah 
 Fratelli: Pietro apostolo 



Protettore di:cantanti, marinai, pescatori.
È patrono della Chiesa ortodossa. Secondo gli antichi scrittori cristiani, l’apostolo Andrea avrebbe evangelizzato l’Asia minore e le regioni lungo il mar Nero, giungendo fino al Volga.
È perciò onorato come patrono in Romania, Ucraina e Russia.



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Tradizioni della Tuscia Viterbese

La notte tra il 29 e il 30 novembre, giorno in cui ricadono i festeggiamenti del santo pescatore, è usanza che ogni bambino lasci un piattino vuoto sul davanzale o fuori la porta di casa per poi l’indomani trovarci sopra un golosissimo pesce di cioccolato. È per questo che le vetrine di pasticcerie, alimentari, bar e supermercati si riempiono nel mese di Novembre di coloratissimi pesci di varie dimensioni avvolti nella caratteristica carta stagnola colorata che li fa distinguere nei gusti al latte e fondente. <Info e foto: web>


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Tradizioni in cucina 

Nei ultimi anni in Emilia Romagna si é instaurata la tradizione del “pane di Sant’Andrea” che i fornai di Castel Maggiore offrono la sera, all’uscita della chiesa parrocchiale, dopo la Messa in onore del Patrono. Da dove provenga questa tradizione, se questa ricetta sia originale o inventata dai panificatori per l’occasione, francamente non si sa. Certamente è entrata a far parte delle tradizioni di questa cittadina.


Ingredienti: 550 g di farina ,250 g di latte ,50 g di olio di mais, 1 cucchiaio di zucchero ,10 g di sale, 1 cubetto di lievito di birra, 1 uovo + 1 tuorlo per spennellare, 100 g di gocce di cioccolato fondente. 

Il procedimento descritto prevede l’utilizzo del Bimby, ma ovviamente la ricetta può essere seguita anche senza

Nel boccale riscaldare il latte 1 min., 37° vel. 1; unire olio, zucchero, uovo e lievito: 5 sec. vel. 2. Aggiungere farina e sale: 3 min. vel. Spiga. Deve risultare un’impasto morbido. Togliere dal boccale, formare una palla, coprirla e metterla nel forno spento (ma precedentemente riscaldato a 50°) e lasciare lievitare per 1 ora. Trascorso questo tempo smontare l’impasto, dividerlo – se si desidera – in pagnotte, poi aggiungere le gocce di cioccolato; preriscaldate il forno a 200° e nel frattempo lasciate lievitare direttamente sulla leccarda del forno ricoperta di carta-forno. Spennellare a questo punto con l’uovo sbattuto e mettere in forno per circa 30 min.






Info, ricetta e foto prese da web e  Il ricettario di Bianca 






Tiropitakia veloci





Questi fantastici finger food sono deliziosi biscotti salati con formaggio feta, ideali come aperitivo, antipasto o snack. Sono facili da fare e buonissimi.
Quest'estate ho trovato per caso la ricetta sul blog Apriti Sesamo  di Eleni. Già fatto tre volte e sempre sono andati a ruba. Sono la versione super veloce di tiropitakia ,che nella cucina greca, sono delle sfogliatine di pasta fillo, ripiene di formaggio feta.



Ingredienti:
450 g. farina 00
1 bustina di lievito per torte salate
250 ml. latte tiepido
125 ml. olio di semi di girasole
125 ml. olio d'oliva extravergine
1 cucchiaino di sale
300 g. formaggio feta

Procedimento:
Scaldate leggermente il latte. Mettetelo in una ciotola abbastanza grande ,aggiungete l'olio di semi e l'olio d'oliva extravergine e il cucchiaino di sale. Aggiungete  la farina setacciata con il lievito e mischiate bene, incorporare tutta la farina . Aggiungete il formaggio sbriciolato al impasto, mescolate con le mani il composto ...non serve molto. Prelevate piccole quantità, appiattitele un po' e mettetele sulla teglia foderata da carta forno.
Cuocete in forno statico (preriscaldato) a circa 180°-200°C per 15 minuti (dipende dalla loro grandezza). Sono pronti quando sono diventati ben dorati.



Gelato cremoso con lamponi e latte condensato (senza gelatiera)





Questo gelato lo preparato esattamente come il gelato con le fragole .
Solo 3 ingredienti...frutta ,latte condensato e panna fresca. Non ho aggiunto il liquore tipo Vov, Bourbon o liquore alla frutta (in questo caso)...sarebbe un aiuto in più che il gelato rimanga cremoso e non ghiaccia. Gelato rimane comunque cremoso.  Al posto dei lamponi potete mettere anche la polpa frullata di albicocche, pesche, melone, mango, kiwi, banane...etc.



Ingredienti:
400 g. di lamponi
170 ml latte condensato già zuccherato
200 ml. panna fresca (da montare)
lamponi per decorare



Procedimento:
Montare la panna molto soda. Lavate i lamponi e poi frullate. Aggiungete al purea di lamponi il latte condensato e mescolate. Aggiungete alla fine la panna montata e mescolate delicatamente dal basso verso l'altro, cercando di non smontare troppo il composto. Versate la crema ottenuta in un recipiente da congelatore o come ho fatto io...in uno stampo di plumcake semitondo. Prima mettete nello stampo della pellicola .Lasciate solidificare in freezer per almeno 4 ore. Quando lo tenete nel congelatore più giorni, lo tirate fuori circa 10-15 minuti prima di servire. Decorare con lamponi freschi.




GELATO CON LAMPONI E LATTE CONDENSATO

Zavata o crema carsolina

Zavata o crema carsolina , dolce tipico di Trieste e della sua provincia. La zavata è un dolce tipico carsolino, simile al “millefoglie”. Preparata in una teglia quadrata, viene tagliata in rettangoli di dimensioni abbastanza grandi: da qui il nome "zavate", cioè ciabatte.

La ricetta lo vista tempo fa sul blog di Edvige (Momento Solonico ) ...e che dire...amore a prima vista.
E' simile con il cremsnit (cremes), un dolce che si prepara in Romania, ma anche con kremšnite (Croazia e Slovenia), krémes (Ungheria) ,cremeschnitte (Germania), kremówka o napoleonka (Polonia), millefoglie (Francia).
Buonissima la zavata...provatela!!! Ecco la ricetta, cosi come lo trovata qui.


Pasta crema carsolina





Ingredienti:
3 pezzi pasta sfoglia rettangolare(o fate voi la sfoglia)
600 ml.latte
4 tuorli d'uovo
100 g. di farina
35 g. di burro o margarina vegetale
2 cucchiai di vino bianco oppure Marsala secco o altro liquore
180 g.di zucchero
200 g. di panna fresca
sale q.b.
zucchero a velo vanigliato q.b


Preparazione:
Stendete la pasta sfoglia rettangolare ,un pò più sottile di come lo trovate nella confezione. Mettetela con la carta da forno nella teglia .Bucherellate tutta la sfoglia e mettetela nel forno già caldo a cuocere a 170°C .Non deve scurirsi troppo, dunque guardate la cottura. Lasciate raffreddare.

In una casseruola sbattete i tuorli con lo zucchero semolato molto bene. Quando diventino spumosi e bianchi, aggiungete la farina e incorporatela bene con una frusta. Aggiungete il latte poco alla volta, mettete sul fuoco mescolando continuamente.Tenete comunque la fiamma abbastanza bassa...il composto inizierà a bollire. Aggiungete il burro e il vino...io Marsala . Fate cuoce fino a che la crema non raggiunge la densità giusta...abbastanza densa. Mettete da parte, fino che diventa tiepida.

Montate la panna ,aggiungete alla crema tiepida delicatamente e lasciate raffreddare il tutto. Cercate di dividere alla pari la crema per fare il dolce in due strati.
Stendete la crema su una sfoglia e spalmatela uniforme dappertutto. Sopra mettete la seconda sfoglia e premette leggermente. Sopra mettete il resto di crema e poi ultima sfoglia.

Con un coltello ben affilato, segnate l'ultima pasta sfoglia di copertura in rettangoli di 12 x 6 o delle dimensioni che desiderate...cosi lo potete tagliare il dolce molto più facile....senza sbriciolarsi. Potete anche tagliare prima i rettangoli di pasta sfoglia e poi formare i strati. Io ho fatto cosi ..ma solo con ultima sfoglia di copertura.
Servitela ancora tiepida cospargendola di abbondante zucchero a velo.

Io invece ho lasciato il dolce circa 2 ore fuori dal frigo e poi lo messo dentro. Non mettete sopra lo zucchero a velo quando lo mettete in frigorifero, diventa umido e si attacca alla sfoglia.
Solo prima di servire, spolverizzate il dolce con abbondante zucchero a velo.

Insalata calda di daikon con olive




Daikon (Raphanus sativus var. Longipinnatus) è conosciuto anche con il nome di ravanello cinese, simile alla rapa bianca, è una varietà del ravanello comune originaria dell'Asia orientale.
Il daikon presenta una consistenza croccante e un sapore che ricorda molto quello del ravanello...ma non cosi pungente.

Questo ortaggio in realtà è un pilastro della cucina tradizionale giapponese e asiatica in generale e, grazie alle sue elevate proprietà terapeutiche, è impiegato in tutto l’Oriente come rimedio naturale per la cura di diversi tipi di disturbi e patologie.

Il daikon lo trovato solo a gennaio e febbraio (Conad), cosi ho preparato questo piatto semplice e nello stesso tempo gustoso. Adesso a marzo, al posto del daikon utilizzo solo le rape bianche a foglia. 


daikon


rape bianche

Proprietà e benefici del daikon 
Il daikon è un alimento molto diffuso nella medicina popolare asiatica dove viene utilizzato per prevenire e curare alcuni piccoli disturbi.
Questo ortaggio è noto soprattutto per le sue proprietà digestive e brucia-grassi, per questo viene di solito consumato come contorno nei pasti più “pesanti” e ricchi di grassi (come le fritture). Gli enzimi contenuti aiutano a metabolizzare meglio i carboidrati complessi, i grassi e le proteine, rendendoli più facilmente digeribili ed assimilabili

Grazie alla vitamina C, che è presente in dosi di gran lunga più elevate rispetto ad altri tipi di ortaggi , questa radice è un potente antiossidante, che agisce contro la formazione dei radicali liberi e contribuisce a rinforzare il sistema immunitario, aiutando così anche a prevenire malattie come il comune raffreddore.

Il daikon ha anche proprietà antinfiammatorie, per cui è particolarmente consigliato a chi soffre di artrite; il succo di daikon crudo, inoltre, presenta effetti benefici anche su tutto il sistema respiratorio, in quanto aiuta a sciogliere il muco ed il catarro, combattendo in maniera efficace le malattie respiratorie quali asma, influenza e bronchite.

Questo particolare ortaggio è anche utile per la salute delle ossa, infatti grazie al calcio contenuto nelle foglie, il daikon aiuta a promuovere la crescita sana delle ossa e ridurre il rischio di osteoporosi.
Infine, il daikon è anche un diuretico naturale che agisce positivamente sulla funzione renale, per questo è impiegato anche come coadiuvante nel trattamento dei disturbi urinari.

In sintesi le principali proprietà del daikon: 
la vitamina C rinforza il sistema immunitario; 
è ricco di vitamine del gruppo B; 
è fonte di sali minerali, calcio, ferro, potassio e fibre; 
è privo di colesterolo; 
è un antiossidante e contrasta la formazione dei radicali liberi; 
ha funzioni digestive e brucia i grassi; 
è consigliato in casi di inappetenza, meteorismo e gonfiore intestinale; contrasta nausea e vomito; aiuta la salute del fegato; 
ha proprietà antinfiammatorie; agisce positivamente sul sistema respiratorio 
è un buon mucolitico; come fonte di calcio fa bene alle ossa; 
è un diuretico naturale, depurativo e drenante


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Questa insalata calda può essere preparata anche come un ottimo contorno.

Ingredienti:
per 3 persone
1 ravanello Daikon o 3-4 rape bianche
olive nere o verdi denocciolate q.b.
una cipolla
sumac spezie (facoltativo) *
prezzemolo fresco q.b.
olio extravergine di oliva q.b.
sale e pepe q.b.

Preparazione:
Lavate il ravanello Daikon e togliete la buccia esterna ,come fosse una mela. Uguale anche se usate  le rape bianche. Si taglia a fettine spesse circa 1 cm e poi a dadini /cubetti, non troppo piccoli.
In un tegame si mette un filo di olio extravergine, la cipolla tritata finemente, i cubetti di Daikon o rape, sale e pepe. Coprite un po' il tegame e cuocere a fuoco medio/basso, lasciando per circa 15 minuti. Dopo 10 minuti aggiungete le olive nere intere o tagliate a rondelle.
Ogni tanto girate e magari aggiungete poca acqua se si asciuga troppo. Quando il daikon e leggermente morbido, aggiungete il sumac, mescolate bene e cuocere a fuoco vivace ancora 1-2 minuti.  Togliete dal fuoco e aggiungete il prezzemolo fresco tritato.
Buonissima calda ma anche fredda. 😋 


* Il Sumac spezie è la bacca rossa di un arbusto selvatico, originaria dell'Iran, che cresce in molti paesi dell'Africa mediterranea. Nome Botanico: Rhus coriaria
Ha un intenso sapore fruttato e asprigno e una volta seccato e polverizzato viene utilizzato (particolarmente nella cucina libanese) per acidulare le preparazioni gastronomiche (analogamente a come viene utilizzato il limone da noi o il tamarindo in India) ma anche, semplicemente, da spargere su pani o insalate (per es. il fattoush). Spesso è anche utilizzato nelle marinate per pesce e conchiglie, kebab di agnello e stufati di carne. Aggiunto allo yogurt con olio e uno spicchio d'aglio schiacciato se ne fa una salsina per antipasto per intingere pane e verdure crude. Spesso in Medio Oriente viene portato in tavola in una ciotolina assieme al peperoncino in polvere come condimento quotidiano da utilizzare a discrezione.
Fonte: web.


1 Marzo / Martie - Martisor





Mărţişor è una tradizionale festa che celebra l'inizio della primavera corrispondente alle Idi di marzo. Le idi erano un giorno di buon auspicio del calendario romano. Si celebra in in Romania, Moldova, Bulgaria, Macedonia e Grecia.


Il nome deriva dal diminutivo di "Marzo" (in rumeno Martie) ed ha il significato di "piccolo" o "caro Marzo".

Mese di marzo - Il simbolo della primavera rumena
Questo antico rito di primavera è specifico del popolo rumeno e ha origini nelle credenze e nelle pratiche agrarie. Il suo festeggiamento a luogo il primo marzo, considerato il primo mese della primavera.

La tradizione ricorda che anche nella vecchia Roma, l'inizio dell'anno nuovo era festeggiato il primo marzo, mese che porta il nome del dio Marte, protettore della campagna e del bestiame, colui che personifica il risorgimento della natura. Presso gli antichi Traci le stesse attribuzioni le aveva il dio Marsyas Silen, considerato l'inventore del piffero, il cui culto era legato alla "gleba", la terra materna, e alla vegetazione e quindi anche la consacrazione delle feste della primavera, dei fiori e della fecundità della natura. Da ciò, forse, proviene quindi anche il nome "Martisor", il diminutivo rumeno del nome del mese di marzo (Martie).

Martisor , simbolo della primavera si confeziona con dei fili bianchi e rossi, di canapa o lana (più tardi di cotone), intrecciati in un cordoncino che si lega a forma di otto.
A questo cordoncino si appende un ciondolo porta fortuna, che si nota per la sua svariata diversità di simboli (un volta monetine d'oro od argento, ma anche fili di erba, germogli o fiori; oggi fiori, animaletti, cuoricini, ecc.), e si appendeva nel passato al collo.
notizie prese dal web

In genere si regalano alle fidanzate, mogli, figlie, sorelle. Tali amuleti consitono in gioielli po oggetti decorati con cuori, fiori o animali avvolti in un nastro rosso e bianco. In Moldavia invece gli uomini ricevono Martisor dalle donne. Per 8 Marzo  gli uomini ricambiano , regalando alle donne (mamme, amiche ,sorelle, parenti)  fiori ,cioccolatini ..piccoli regalini .
Adesso l'usanza consiste nel donare questo ciondolino con il suo fiocco bianco-rossa, il 1 Marzo, a tutte le donne, dalle nipoti alle nonne, come augurio di buona fortuna, amore ed è un augurio di buon inizio di primavera, e chi lo ha ricevuto lo deve portare per tutti i giorni del mese di marzo, attaccato al petto vicino al cuore.



Martisor pe i miei amici...
Martisorul meu pentru prieteni



Vi auguro felice primavera !
Va doresc o primavara fericita!

Torta con farina di ceci e cioccolato




Tempo fa, per caso mi sono trovata sul blog Apriti sesamo dove ho trovato la ricetta di questo dolce...e subito mi ha incuriosito. Un dolce con farina di ceci mai fatto e mai mangiato.Allora lo provato subito. Il risultato...una torta buonissima, soffice e gustosa.
Ecco la ricetta...leggermente modificata .



Torta con farina di ceci e cioccolato 

Ingredienti:
4 uova
250 g. di zucchero
150 g.di latte
60 ml.di olio di semi girasole o mais
350 g.di farina di ceci
100 g. amido di mais
una bustina di lievito per dolci
2 cucchiaini di cannella
gocce di cioccolato q.b. (ingrediente che ho aggiunto )
buccia di un limone bio
zucchero a velo

Preparazione:
Con le fruste montate bene lo zucchero con le uova fino a formare una crema spumosa. Aggiungere l'olio , la cannella, la buccia del limone grattugiata e il latte. Aggiungere la farina di ceci, l'amido di mais e il lievito setacciati e mescolate bene tutto. Dovete ottenere una crema densa e omogenea .Alla fine aggiungere le gocce di cioccolata ma non mescolate troppo per incorporarle...possono rimanere anche in superficie. Certo, io ho messo poche gocce di cioccolato ...le ultime ...quelle che avevo nella confezione.
Foderate con carta forno una tortiera di diam. 22-24 cm. e mettere tutto il composto dentro. Cuocete nel forno già riscaldato a 175°-180°C per 30-40 minuti circa. Provate se il dolce è pronto con uno stecchino. Spegnete e lasciatela raffreddare dentro con lo sportello del forno leggermente aperto.

Volendo si potrebbe fare anche la versione più golosa :bagnata di rum e coperta di panna montata .😛








Salame di biscotti (senza burro e uova)




Un dolce veloce da realizzare ma allo stesso tempo leggero e gustoso. Salame di biscotti senza burro e uova. Preparato per le feste natalizie...buonissimo. Provatelo ,davvero ne vale la pena. Ricetta di Miodrag -blog Suromania


Ingredienti:
800 g.di biscotti petit beurre
450 ml. panna liquida
600 g. di cioccolato fondente ...io 300 g. cioccolato al latte e 300 g. fondente
rum o essenza
noci, nocciole, pistacchi (facoltativo)
per la versione con il cocco :
150 g. di cocco e solo 700 g. di biscotti

Preparazione:
Sbriciolate i biscotti con le mani in pezzetti abbastanza piccoli.Riscaldate lentamente (a fuoco basso) in un pentolino la panna e il cioccolato a pezzettini ,mescolando ogni tanto. Quando il cioccolato si è fuso bene ,togliete dal fuoco. Subito aggiungete il cioccolato fuso sopra i biscotti spezzettati e mescolate bene. Versate il composto sulla carta da forno e date forma di un cilindro. Mettete in frigo per almeno 2 ore prima di servire. Passare il salame di biscotti nel cocco grattugiato o zucchero a velo ..come ho fatto io o anche biscotti ridotti in polvere. Tagliate a fette e servite. Conservare in frigorifero.

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Polpette di lenticchie / Chiftele de linte



Ingredienti:

* 250 gr. di lenticchie lessate o già cotte in conserva
* 2 uova
* 4 cucchiai di pangrattato
* 1 cucchiaino di aglio in polvere
* una manciata di prezzemolo fresco
* sale, pepe
* olio per friggere
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Scolate le lenticchie dal liquido di conservazione (se usate quelle in conserva) e mettetele in una ciotola ,schiacciatele con una forchetta. Mescolatele con le uova , il panne grattugiato , aglio in polvere , prezzemolo tritato , sale e pepe. Formate delle polpette , passatele nel pane grattugiato e friggetele nell' olio ben caldo. Scolatele sulla carta di cucina e servite calde. Sono buone anche fredde.
Sono ottime come contorno ma anche come antipasto.




San Nicola / Sfantul Nicolae


foto e informazioni prese da web 


San Nicola è venerato il 6 Dicembre come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e da diverse altre confessioni cristiane, fu vescovo di Myra (oggi Demre), una città situata in Licia, una provincia dell'Impero bizantino, che si trova nell'attuale Turchia.
San Nicola è uno dei santi più venerati ed amati al mondo.Ogni popolo lo ha fatto proprio, vedendolo sotto una luce diversa, pur conservandogli le caratteristiche fondamentali, è patrono dei bambini e in generale di chiunque si trovi in circostanze sfavorevoli. Egli è anche il protettore delle fanciulle che si avviano al matrimonio e dei marinai, mentre l’ancor più celebre suo patrocinio sui bambini è noto soprattutto in Occidente. È noto anche al di fuori del mondo cristiano perché la sua figura ha dato origine al mito di Santa Claus.

A Bari il culto è molto sentito e dal 7 al 9 maggio nella città si festeggia il santo con una prolungata festa che ripercorre l’evento della traslazione delle sue ossa nella città, portando in corteo sul lungomare di Bari (il 7 maggio) il quadro con la sua immagine su una caravella.

Paese che vai usanza che trovi

San Nicola ha un grande libro in cui annota il comportamento dei bambini. In Olanda San Nicola porta i regali la notte del 5 Dicembre, in Germania e Romania i bambini ricevono i doni la mattina del 6 Dicembre e in Austria i regali vengono consegnati la sera del 6 . Se non arriva di persona, lascia i regali nelle scarpe o negli stivali che i bambini hanno lasciato fuori dalla porta o dalla finestra.

Particolarmente sentito è a Trieste il culto del Santo protettore dei bambini che il 6 dicembre di ogni anno porta dei doni a quelli buoni e carbone a quelli più discoli. Questa usanza è anche in Romania .
Ogni anno porta i dolciumi per i bambini buoni e un ramusello d'albero per per i più birichini (vivaci) ,essere picchiati in caso di necessità.

San Nicola porta le mele, sant’Ambrogio le cuoce, la Madonna le sbuccia e il Bambino le mangia», filastrocca popolare. 
Secondo la tradizione san Nicola donò tre mele a tre bambini molto poveri. Durante la notte però, i tre frutti si tramutarono in preziosissime mele d'oro che, una volta vendute, aiutarono la famiglia dei bambini a sopravvivere. 
Ecco perché il 6 dicembre, in tante città italiane, si regalano mele mature e lucide ai bambini, a volte anche decorate. 


Cibi tradizionali legati a san Nicola.
Una strana ma simbolica devozione quella che nella sera fredda del 5 Dicembre vuole che si mettano a bollire le fave. Un rituale antico che rievoca un evento miracoloso. Nel Medioevo, secondo la tradizione, grazie all'intercessione di San Nicola di Bari Patrono di Pollutri, la popolazione, colpita da una grave carestia, fu salvata miracolosamente da una quantità enorme di fave bollite, comparsa all'improvviso all'interno di un grosso pentolone. Il Grättimaa è l'ometto di pan dolce tipico.

Ci sono poi gli speculoos: biscotti alla cannella tipici del Belgio e dei Paesi Bassi (dove sono chiamati "speculaas"), preparati tradizionalmente per la ricorrenza di San Nicola, sono ormai disponibili come prodotto dolciario in qualsiasi periodo dell'anno.
E infine i Pepernoten (noci di pepe)

Altre informazioni su questa festa trovate qui


foto presa da web


Auguri a tutti quelli che festeggiano l'onomastico oggi! 






Ciambella ai cachi e cocco (dolce vegan)

Volevo fare un dolce con cachi e cosi ho trovato nel web una ricetta semplice e veloce, torta soffice ai cachi o torta della pace. Ricetta lo modificata un po'....ho messo più polpa di cachi ,meno acqua , ho aggiunto cocco e lo fatta cuocere nella teglia di ciambella .
Buona, soffice e leggera ...ottima per la colazione e non solo. Auguro a voi una buona settimana...a presto con una nuova ricetta! 


Ingredienti:
300 g. di polpa di caco matura (2 cachi grandi)
250 g. di farina di kamut bio
4 cucchiai di cocco grattugiato
130 g. di zucchero
una bustina lievito vanigliato (16 g.)
1 bustina vanillina o mezzo cucchiaino di vaniglia naturale in polvere
la scorza grattugiata di un limone
70 g di olio di semi di girasole o mais
50 ml. di acqua
zucchero a velo vanigliato  per decorare

Procedimento:
Lavate i cachi e rimuovete la buccia .Con un robot a immersione rendete la polpa dei cachi  purea. Aggiungete lo zucchero, l’olio e l’acqua e lavorate con le fruste elettriche fino a ottenere un composto cremoso. Aggiungete la farina setacciata insieme al lievito e vaniglia e alla fine il cocco. Amalgamate tutto per bene con le fruste elettriche . Mettete il composto in una tortiera 25 cm di diametro (precedentemente foderata con carta da forno), oppure uno stampo da plumcake...oppure uno stampo di ciambella diam. 24 cm.. Infornate per 30/40 minuti, forno già riscaldato, alla temperatura di 180° in modalità statico. Il tempo può variare in base alla dimensione della tortiera. Fate la prova dello stecchino ,se esce asciutto il dolce è pronto. Quando si raffredda ,spolverizzate di zucchero a velo.


11 novembre San Martino di Tours


Nome: San Martino di Tours 
Titolo: Vescovo 
Ricorrenza: 11 novembre 
Protettore :albergatori, cavalieri, fabbricanti di maiolica, fanteria, forestieri, mendicanti, militari, oche, osti, sarti, sinistrati, vendemmiatori, viticoltori.

La leggenda così dice : “Un giorno d`autunno, l’11 novembre probabilmente, mentre usciva a cavallo da una delle porte della città francese di Amiens, dove viveva, vide un povero, mezzo nudo e tremante per il freddo. Martino si impietosì e sguainò la spada, tagliò il suo bel mantello di lana e ne diede la metà al povero. Immediatamente il sole si mise a scaldare come in estate. 

Per questo motivo, si chiama l`estate di San Martino quel periodo agli inizi di novembre in cui spesso accade che la temperatura si faccia più mite.

San Martino di Tours nacque intorno al 317 D.C ed è stato uno dei primi santi non martiri della Chiesa Cattolica. Figlio di un tribuno della legione, rivestiva la carica di "circitor" nella Gallia, dove visse l'esperienza che cambiò per sempre la sua vita e lo consegnò alla storia, alla leggenda e alla santità.

In Italia la Festa di San Martino fa rima con festa del vino, infatti, l'11 Novembre viene "battezzato" il vino novello durante allegri banchetti, accompagnato da carne, castagne arrosto e frutti di stagione.
In Italia è il Patrono di Belluno.
In Germania ad esempio dà inizio alle Feste di Natale, per la quale i bambini organizzano una processione con le lanterne e recitano una filastrocca propiziatrice.

La festa dei cornuti, è poi, una delle più curiose tradizioni associate alla festa di San Martino. Alcuni studiosi ritengono che questa derivi dal fatto che nel medio evo si svolgevano, in quel periodo dell'anno feste e fiere di animali con le corna.
Nella zona cui vivo ,a Sant’Arcangelo di Romagna, a Rimini, si celebra in questi giorni “la Fira di bec”, “La Fiera dei cornuti”, anche se non è proprio destinata agli animali come una volta: ebbene vi arrivano cantastorie da tutt’Italia che cantano divertenti storie di “corna”, naturalmente. Ma se qualche lettore vuole andarci presti attenzione a non passare sotto le grandi corna appese nella piazza centrale: dicono che si mettano a oscillare al passaggio dei "cornuti"



Piatti della tradizione


Rasco o sammartinello,biscotti tipici di Palermo di san Martino, ripieni di crema di ricotta.
Ricetta qui.
foto web
Biscotti di San Martino, biscotti secchi all'anice e cannella tipici della pasticceria siciliana. 
Ricetta qui.


foto web

Cavallo di San Martino, il dolce veneziano di San Martino come dice il nome è un dolce diffusissimo nella provincia di Venezia per festeggiare l’11 novembre. Si riproduce con la pasta frolla la forma di un cavaliere a cavallo e si decora con cioccolato, frutta secca e confetti. Nelle confezioni di pasticceria non c’è la frutta secca, ma ci sono cioccolatini incartati nella loro stagnola “incollati” sul cavallo. Ricetta qui.


Anche l'oca viene mangiata per la Festa di San Martino.Con il vino gli abitanti delle terre che una volta era la “Gallia Cisalpina” e che oggi alcuni chiamano Padania, consigliano di mangiare le castagne e l’oca: 
“Per San Martino castagne, oca e vino!”. 
Un’usanza, quella di mangiare l’oca, da rispettare per avere fortuna, come ci ricordano i veneti: 
“Chi no magna l’oca a San Martin nol fa el beco de un quatrin!”.

oca in umido con castagne e verza 



Barbara del blog  Il mondo di Rina , racconta che in Calabria sono le Pitte di San Martino (nel reggino) , dei dolci pre-natalizi ripieni di frutta secca.
Sempre in Calabria si preparano crustuli salati, muruneddhi, ricetta lo trovate nel suo blog qui.

foto web....pitte di San Martino 
foto web....pitte di San Martino al cacao





Conoscete altri piatti della tradizione che si preparano in questi giorni per la Festa di San Martino ? 

Buon San Martino! 


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Questa tradizione è celebrata anche in una famosa poesia di Giosuè Carducci.

La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
 l'anime a rallegrar.

 Gira su' ceppi accesi
 lo spiedo scoppiettando:
 sta il cacciator fischiando
 sull'uscio a rimirar

tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.

****info : web e Poesia e narrativa****

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