Cerca ricetta o ingrediente...

Bensone di Modena (senza burro e uova)

Il bensone, un dolce di origine modenese (bensòun in modenese), una specie di crostata arrotolata. 
L’antica ricetta del bensone, prevedeva un impasto di farina, latte, uova, burro e miele. Il miele è stato successivamente sostituito con lo zucchero. La ricetta originale non preveda alcuna farcitura. 
Il bensone può essere farcito con marmellata, mostarda bolognese , savòr  o diverse creme spalmabili a piacere. 

Questo preparato da me è una versione più leggera diciamo...ma buonissimo ugualmente. 
Viene servito a merenda, magari accompagnato da una tazza di tè, oppure a fine pasto inzuppato in un bicchiere di vino Lambrusco. A me piace molto per colazione con caffèlatte.
Ricetta trovata qui ,leggermente modificata. <info web>

 


Ingredienti:
pasta frolla 
  • 200 g. di farina 00  
  • 50 g. di maizena 
  • scorza di un limone bio  
  • un pizzico sale  
  • 2 cucchiaini lievito per dolci 
  • 80 ml. olio di semi di girasole 
  • 70 ml. latte di riso o vaccino    
  • 90 g. zucchero di canna  
  • marmellata q.b. ...io marmellata di nespole 
  • granella di zucchero q.b.

Preparazione:
In una ciotola mescolate la farina con la maizena, lievito, sale e la scorza di limone. Mescolate bene. 
In un’altra ciotola versate l’olio, il latte, lo zucchero. Mescolate bene per sciogliere bene lo zucchero. Versate il composto liquido sopra la farina e altri ingredienti. Amalgamate tutto bene ,impastando con le mani per ottenere un panetto compatto
Avvolgete l'impasto nella pellicola trasparente e fate riposare in frigo per circa 30 minuti .Stendete l’impasto formando un rettangolo. Distribuite sopra la farcia scelta, lasciando liberi i bordi e ripiegate il bensone facendo tre pieghe e richiudete. Spennellate la superficie del bensone con un po' di latte e cospargete con la granella di zucchero. Cuocete in forno preriscaldato statico a 180° per 30 minuti circa. Sfornate il bensone, fate raffreddare e volendo spolverizzate anche con lo zucchero a velo.











Buon Natale, dovunque e con chiunque lo stiate passando. 🎅🎄 ✨ Auguri! 🎁🎉




Gelato di nespole



Con le ultime nespole (Eriobotrya japonica), l'altra settimana ho fatto un gelato ...quello con latte condensato e panna. Viene cremoso, buono e si prepara senza gelatiera.  Al posto delle nespole si può utilizzare comunque altra frutta che piace. Io per esempio, altre volte ho fatto con le fragole e cocco.

Ingredienti:

  • 400 g. di nespole pulite o altra frutta 
  • 170 ml latte condensato già zuccherato 
  • 200 ml. panna fresca (da montare) 


Procedimento: Montate la panna molto soda. Lavate e pulite le nespole ,togliendo i noccioli , la buccia e poi frullate. Aggiungete al purea di nespole il latte condensato e mescolate. Aggiungete alla fine la panna montata e mescolate delicatamente, cercando di non smontare troppo il composto. Versate la crema ottenuta in un recipiente da congelatore con coperchio . Chiudete e lasciate solidificare in freezer per almeno 4 ore. Quando lo tenete nel congelatore più giorni, lo tirate fuori circa 10-15 minuti prima di servire.



Santi Pietro e Paolo



Santi Pietro e Paolo, due apostoli e due personaggi diversi, ma entrambi fondamentali per la storia della Chiesa del primo secolo così come nella costruzione di quelle radici dalle quali si alimenta continuamente la fede cristiana.

Pietro, nato a Betsaida in Galilea, era un pescatore a Cafarnao. Fratello di Andrea, divenne apostolo di Gesù dopo che questi lo chiamò presso il lago di Galilea e dopo aver assistito alla pesca miracolosa. Da sempre tra i discepoli più vicini a Gesù fu l'unico, insieme al cosiddetto «discepolo prediletto», a seguire Gesù presso la casa del sommo sacerdote Caifa, fu costretto anch'egli alla fuga dopo aver rinnegato tre volte il maestro, come questi aveva già predetto. Ma Pietro ricevette dallo stesso Risorto il mandato a fare da guida alla comunità dei discepoli. Morì tra il 64 e il 67 durante la persecuzione anticristiana di Nerone.

San Paolo, invece, era originario di Tarso: prima persecutore dei cristiani, incontrò il Risorto sulla via tra Gerusalemme e Damasco. Baluardo dell'evangelizzazione dei popoli pagani nel Mediterraneo morì anch'egli a Roma tra il 64 e il 67. Solennità dei santi Pietro e Paolo Apostoli. Simone, figlio di Giona e fratello di Andrea, primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente, dal quale fu chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai Giudei e ai Greci Cristo crocifisso.

Entrambi nella fede e nell’amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto l’imperatore Nerone: il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense.
In questo giorno tutto il mondo con uguale onore e venerazione celebra il loro trionfo.

Tradizioni popolari.....



Nell’Alto Mantovano moltissime famiglie rinnovano ogni anno, nella notte tra il 28 e il 29 giugno, festività dei santi Pietro e Paolo, il rituale agreste della Barca di San Pietro, comune anche alle tradizioni contadine lombarde e venete.
La sera del 28 riempiono d’acqua un contenitore di vetro trasparente, poi vi fanno colare delicatamente un albume d’uovo fresco. Lo lasciano tutta notte nel giardino “a prender la rugiada”, e al mattino seguente sarà facile riconoscere una nave, ricordo dei viaggi intrapresi dai santi Pietro e Paolo dalla Palestina a Roma.

Si nota che l’albume ha assunto una forma molto particolare, i filamenti bianchi che si saranno formati durante la notte avranno l’aspetto di alberi maestri, e di vele spiegate e la forma che assume sembra proprio quella di una barca.

 A seconda della forma delle vele i contadini prevedevano le condizioni del tempo: le vele aperte indicavano la venuta del sole... mentre le vele chiuse e sottili, l’arrivo della pioggia.


*****

I “Fiori di fuoco” della Girandola, sono fuochi pirotecnici notturni accesi a Castel Sant'Angelo, raddoppiati dai riflessi del fiume Tevere, ben visibili da Ponte Sant’Angelo, dai lungoteveri e da tutti i ponti dei rioni della città dell’Urbe, vicino al Vaticano.
Questa tradizione nacque nel 1481, per volontà di Papa Sisto IV, e si legava a particolari giornate festive come questa dei santi patroni di Roma.

Quest'anno la Girandola di Castello è online!!
Info:  http://mobile.060608.it/it/eventi-e-spettacoli/manifestazioni/festa-dei-ss-pietro-e-paolo-29-giugno-2020-1.html
                                                                                  

(foto e info prese da web)



Auguri a tutti Pietro e Paolo...buon onomastico !





Seguo