Oggi è San Giorgio! Auguri a tutti quelli che si chiamano Giorgio o Giorgia.
San Giorgio è stato, secondo una consolidata e diffusa tradizione, un martire cristiano, venerato come santo megalomartire da quasi tutte le Chiese cristiane che ammettono il culto dei santi.
Data di nascita: 280 d.C., Lod, Israele
Data di morte: 23 aprile 303 d.C., Nicomedia, Turchia.
La sua festa presso molte popolazioni del mondo rurale mediterraneo, rappresenta la
rinascita della
natura e l’
arrivo della Primavera, il Santo ha ereditato le funzioni di una più antica divinità pagana connessa con i culti solari: San Giorgio che sconfigge il Drago è diventato il dio solare che sconfigge le tenebre.
La sua storia è codificata nel XIII secolo da Jacopo da Voragine nella “Leggenda Aurea” ma se ne conoscono poi innumerevoli varianti. E’ considerato
protettore, con San Sebastiano e San Maurizio,
dei cavalieri e
dei soldati, viene
invocato contro i serpenti velenosi, la peste, la lebbra e, nei paesi slavi,
contro le streghe. Nel Medioevo e nel Rinascimento frequenti erano le lotte tra cavaliere e drago drammatizzate in sacre rappresentazioni.
Nel “Liber Notitiae Sanctorum Mediolanii” si racconta che San Giorgio visse in Brianza. Un drago imperversava da Erba fino in Valassina: quando ebbe divorato tutte le pecore di Crevenna, la gente del paese cominciò a offrirgli i giovani del villaggio, estratti a sorte.
Tra le vittime designate c’era anche la principessa Cleodolinda di Morchiuso, che fu legata ad una pianta di sambuco. San Giorgio giunse in suo soccorso e, per ammansire la belva, le gettò tra le fauci alcuni dolcetti ricoperti con i petali dei fiori del sambuco. Il drago, docile come un cagnolino, seguì tranquillamente Giorgio fino al villaggio; qui, di fronte al castello, il Santo lo decapitò con un solo colpo di spada, e la testa del mostro rotolò fino al Lago di Pusiano.
In ricordo dell’avvenimento il giorno
di San Giorgio, in Brianza si preparano i “Pan mej de San Giorg”, o pan meino , dolci (una sorta di biscotto rustico) con farina gialla e bianca, latte (non tutte le ricette prevede) , burro e anche fiori essiccati di sambuco.
La ricetta fatta da me lo trovate qui .
Tradizioni - "Il verde Giorgio"
Gli slavi della Carinzia festeggiano San Giorgio il 23 di aprile, decorando un albero, tagliato alla vigilia, e portandolo in processione, tra canti e musica, assieme con un fantoccio, ricoperto dalla testa ai piedi di rami di betulla al quale si da’ il nome di “Il Verde Giorgio”. Il fantoccio si gettava in acqua con un rito propiziatorio per la pioggia.
In Transilvania, in Romania ed in Russia il Verde Giorgio porta in mano una fiaccola accesa e nell’altra un dolce, fatto di latte, farina ed uova.
Patrono di
Portofino (Ge) dove
ogni anno il 23 aprile
viene
acceso un grande
falò propiziatorio per la nuova stagione.
Preghiera a San Giorgio
O San Giorgio, a te mi volgo
per chiedere la tua protezione.
Ricordati di me, tu che hai sempre aiutato
e consolato chiunque ti ha invocato
nelle proprie necessità.
Animato da grande confidenza
e dalla certezza di non pregare invano,
ricorro a te che sei così ricco di meriti
davanti al Signore: fa che la mia supplica
giunga, per tua intercessione,
al Padre della misericordia.
Benedici il mio lavoro e la mia famiglia;
tieni lontani i pericoli dell'anima e del corpo.
E fa che, nell'ora del dolore e della prova,
io possa rimanere forte nella fede
e nell'amore di Dio.
Fonte:web