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Torta ubriaca al cioccolato e vino rosso



Torta ubriaca al cioccolato e vino rosso è un dolce sfizioso e goloso, perfetto per ogni occasione.
La sua consistenza è soffice e il sapore unico, irresistibile del cioccolato fondente. Il vino non si sente ma dona alla torta un aroma particolare. Non dico altro... provatela!!! 😋
Ricetta presa dal blog Ho voglia di dolce.

 Ingredienti:
 per una tortiera da 24/26 cm diametro

120 ml di vino rosso di buona qualità
280 g di zucchero
60 g di cacao amaro
150 g di farina 00
4 uova
160 ml olio di semi di girasole o arachidi
100 g di cioccolato fondente ridotto in scaglie
1 bustina di lievito vanigliato per dolci

Preparazione:
Mettete il vino, lo zucchero e il cacao in una casseruola e fate cuocere fino ad ottenere una crema omogenea. Togliete 120 ml di composto e mettete da parte. Alla crema rimasta nella casseruola aggiungete le uova, la farina ,l’olio di semi e il lievito. Mescolate con il mixer per due minuti circa, fino ad amalgamare bene tutto il composto. Aggiungete il cioccolato fondente ridotto in scaglie o grattugiato e mescolate delicatamente. Rivestite una teglia da 24-26 cm di diametro con della carta da forno e rovesciate tutto il composto dentro. Mettete a cuocere nel forno già riscaldato a 160°-180° per circa 40-45 minuti. Fate la prova stuzzicadenti.

Quando è pronto, sfornare la torta e trasferitela su di una gratella. Con uno stuzzicadenti praticate su tutta la superficie tanti buchi . Fate anche qualche taglietto qua e la con la punta di un coltello .
Versate sopra la crema che avete messo da parte e stendetela bene sopra tutti i buchi ed i taglietti . Cosi la crema penetri al’interno della torta. Fate riposare la torta per almeno 60 minuti prima di servire.

I tre “Giorni della Merla” 29,30 e 31 gennaio , l'ultimo freddo dell'anno


Gli ultimi tre giorni 29, 30 e 31 gennaio sono considerati i giorni più freddi di tutto l'inverno,vengano ricordati come i "Giorni della Merla".

"Durante l’inverno, per ripararsi dal freddo a causa di un’abbondante nevicata, i merli si erano spostati sotto una grondaia. Il cibo mancava, allora, un giorno, il papà merlo decise di allontanarsi per cercarne un po’, lasciando sola la merla, a protezione dei piccoli della nidiata. Proprio la merla, a causa delle temperature sempre più fredde, decise di spostare il nido in un tetto vicino, dove fuoriusciva il fumo di un camino da un comignolo. Tre giorni dopo tornò il merlo, che a fatica riuscì a riconoscere la merla e i tre piccoli, diventati completamente neri a causa della fuliggine. Da allora in poi i merli nacquero tutti neri e gli ultimi tre giorni di gennaio iniziarono ad essere chiamati: Giorni della Merla."

"Il merlo, Turdus merula, è un uccello che in Italia tende a non migrare rimanendo in loco per tutto l'inverno. Anticipando le prime avvisaglie di primavera, il canto del merlo può essere ingannatorio: non sempre infatti segnala che il caldo si stia realmente avvicinando."

Particolarmente diffusa nella Pianura Padana, lungo il Po, la leggenda del merlo appare anche in una citazione dantesca sempre in riferimento alla morale della leggenda che vede l'uccello ingannato dal clima rigido di gennaio.


Proverbi.... 
“Se i giorni della Merla vuoi ben passare, pane, polenta, maiale e fuoco del camino per scaldarti”.
“Se i giorni della Merla sono freddi, la primavera sarà mite. Se invece sono caldi, la primavera arriverà in ritardo”.
“Quand canta al mérel, a san fóra dl’invéren” (Quando canta il merlo, siamo fuori dell’inverno).


Gennaio fu impertinente con una merla intelligente. 
Lui era corto un tempo lontano ma non volendo dare una mano ad una merla che seppe arrangiarsi, ecco che vide i suoi giorni allungarsi. 
Chi concesse alla merla i tre giorni? Febbraio! 
Era della merla nei dintorni, alle suppliche non seppe resistere e così gennaio si allungò per magia di ben tre dì!
 
(info web) 
Nel video potete sentire la leggenda de "I giorni della merla", raccontata per la festa a Moggio (LC).


 



Sformatino di squacquerone con fonduta al formaggio di Fossa



Anno nuovo ...ricetta nuova... sformatino di squacquerone con fonduta al formaggio di Fossa. 

Ricetta presa da Tipico a tavola . Addirittura questo sformatino lo mangiato a Talamello (RN), in un ristorante tipico romagnolo, La locanda dell'Ambra .

"Il formaggio di fossa è un formaggio grasso stagionato. Può essere di pecora ,oppure misto o di latte vaccino e di pecora.
La particolarità di questo formaggio ,viene stagionato per tre mesi in tipiche fosse , scavate nella roccia o in fosse di tufo. È prodotto soprattutto nella Romagna e nelle Marche (dove è DOP), ma anche in Umbria e Toscana.
In cucina si usa da solo, oppure in abbinamento con miele o marmellate. "
<<info web>>

E' un piatto raffinato, antipasto delizioso ,delicato come sapore... è davvero buono.
Potete sostituire il formaggio di fossa con un pecorino ben stagionato, un po' piccante. Facile da preparare ,ecco la ricetta: 

Ingredienti:
per 4 sformatini

2 albumi d’uovo
100 ml. di panna fresca
50 g. di squacquerone* (formaggio tipico romagnolo, è fresco ,cremoso e spalmabile)
per la fonduta:
una noce di burro
50 g. di formaggio di fossa
70 ml. di latte
un cucchiaio di farina
un pizzico di sale
* squacquerone si può sostituire con la crescenza

Preparazione: 
Mescolare lo squacquerone con la panna. Aggiungere gli albumi montati a neve e mescolare lentamente con movimenti circolari dal basso verso l'alto, in modo che il composto inizi ad assorbire tutta la parte degli albumi . Alla fine il composto deve essere omogeneo . Mettere il composto in 4 stampi per crème caramel, stampi unti con burro .Cuocere il composto ottenuto nel forno a bagnomaria.
Per cuocere a bagnomaria: riempire una teglia da forno con l'acqua e dentro inserire i stampini . Devono essere immersi almeno a metà nell'acqua. Inserite la teglia nel forno e cuocere i sformatini per circa 1 ora a 100°C. (ventilato). Sono pronti.quando diventino come un budino.
Fare la fonduta: sciogliere il burro in un tegamino, aggiungere la farina setacciata e mescolare. Fuori dal fuoco ,aggiungere il latte e il formaggio di fossa grattugiato. Mescolare bene il composto. Rimettere sul fuoco e cuocere finchè la salsa non comincerà a bollire ed ad addensarsi. Aggiungere un pizzico di sale. Cuocere a fuoco basso e fare restringere.
Servire a freddo lo sformatino, con una colata di fonduta di formaggio leggermente calda. Spolverizzare il sformatino con formaggio di fossa grattugiato. Volendo, decorare con un pomodorino, rucola, noci spezzettate...quello che vi piace. Io ho decorato con della cipolla fritta (quella di Ikea)



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