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Pastiera di riso e crema


La pastiera di riso e crema pasticcera è una variante della pastiera napoletana. Finalmente quest'anno sono riuscita a prepararla. E' praticamente una crostata con il ripieno di riso al latte e crema. Esiste anche la versione con riso e ricotta. La frolla fatta da me è con olio, voi potete fare la pasta frolla classica. Davvero buona ...da provare per il periodo di Pasqua e non solo. 

           

Ingredienti:
per uno stampo18 cm. diametro 

base pasta frolla
  • 200 g. di farina 00 
  • 50 g. di maizena 
  • scorza di un limone bio q.b. 
  • 2 cucchiaini lievito per dolci 
  • 80 ml. olio di semi di girasole 
  • 70 ml. latte 
  • 90 g. zucchero
  • pizzico di sale
ripieno (ricetta presa da qui)
  • 250 ml. latte intero
  • 40 g. riso originario 
  • 40 g. di zucchero o di più
  • 15 g. di burro 
  • estratto di vaniglia q.b.
  • scorza di un limone 
  • essenza fiori d’arancio q.b.
  • 200 g. di crema pasticcera (ricetta qui)
  • pizzico di sale 
  • zucchero a velo...per decorare  
Preparazione:
In una ciotola mescolate la farina con la maizena, il lievito, sale e la scorza di limone. In un’altra ciotola versate l’olio, il latte, lo zucchero. Mescolate per sciogliere bene lo zucchero. Versate il composto liquido sopra la farina e altri ingredienti. Mescolate bene, impastando con le mani per ottenere un composto compatto. Avvolgete l'impasto nella pellicola e fate riposare in frigo per circa 20-30 minuti. 

Fate cuocere il riso con il latte, il burro ,la scorza di limone grattugiata e un pizzico di sale. Cuocere a fiamma bassa fino a quando il latte non viene assorbito bene. Mescolate spesso per non fare attaccare il riso. Quando è pronto, fate raffreddare il riso al latte. Mescolate il riso freddo con la crema pasticcera,  aggiungete un po’di estratto vaniglia...e altro zucchero se vi piace più dolce. Adesso il ripieno è pronto.

Rivestite lo stampo con la carta da forno . Stende la frolla e rivestite lo stampo incluso i bordi.  Prima mettete da parte un po' di frolla . Riempite con il ripieno di riso e crema e livellate bene. Fate le striscioline e componete una griglia sulla pastiera. Spennellate con rosso d’uovo o latte e cuocere in forno precedentemente riscaldato a 180°C per circa 40-45 minuti. La pastiera deve essere bella dorata. Una volta fredda spolverizzatela con lo zucchero a velo vanigliato. Si conserva in frigo fino a 4-5 giorni.

Suggerimento: per i più golosi si può servire la pastiera con topping al cioccolato







Un augurio a tutti per una Pasqua serena e piena di speranze.



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Suggerimenti culinari per il menù di Pasqua....se ancora non avete deciso che preparare. Per i dettagli, cliccate sopra il nome della ricetta . 





2 febbraio - Festa della Candelora (presentazione di Gesù al Tempio) / Întâmpinarea Domnului (prezentarea pruncului Isus în Templu)



Il giorno della Candelora (2 febbraio),ovvero la presentazione di Gesù al Tempio e della purificazione della Vergine, viene già nel lontano passato indicato come un giorno "di svolta" della stagione invernale. Popolarmente chiamata festa della Candelora, perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo "luce per illuminare le genti".

Questa celebrazione liturgica cade a 40 giorni di distanza dal Natale e chiude il periodo delle celebrazioni natalizie.

"La Madonna Candelora dell'inverno semo fora, 
ma se piove o tira vento dell'inverno semo dentro;
 sole o solicello quaranta dì d'invernicello. "

In pratica, considerandolo come un giorno di metà inverno, se ne facevano pronostici per indovinare come sarebbe stata la rimanente seconda parte, calda oppure fredda, piovosa e nevosa oppure mite e soleggiata. Se neve o pioggia dall'inverno siamo fuori... se invece c'è sole o solicello siamo sempre a mezzo inverno.

L'orso della Candelora
La Candelora in alcuni luoghi viene chiamata "Giorno dell'orso". In questo particolare giorno, l'orso si sveglierebbe dal letargo e uscirebbe fuori dalla sua tana per vedere come e' il tempo e valutare se sia o meno il caso di mettere il naso fuori.
Un proverbio piemontese in questo senso recita: "se l'ouers fai secha soun ni, per caranto giouern a sort papì"
Ovvero, se l'orso fa asciugare il suo giaciglio (cosa che starebbe a indicare tempo bello per quel giorno) per quaranta giorni non esce più.
Un altro proverbio simile al primo, ma meridionale in questo caso, sostiene che se il 2 Febbraio il tempo è buono, l’orso ha la possibilità di farsi il pagliaio e quindi l’inverno continua.

In Romagna si dice:
 " Se piôv par Zariôla quaranta dè l'inveran in z'arnôva"
 "Se piove per la Candelora si rinnovano quaranta giorni d'inverno"

Altri detti :
Candelora (2 febbraio) in foglia, Pasqua in neve.
Candelora scura dell'inverno non si ha paura.
Candelora al solicello, siamo solo a mezzo inverno.
Se nevica per la Candelora, sette volte la neve svola.
Candelora, se tempesta se gragnola, dell'inverno semo fora.

I piatti tipici della Candelora rappresentano simbolicamente la festa della luce, il passaggio dall’inverno alla primavera e quindi alla vita con i suoi primi doni. 
Per questo le ricette sono soprattutto a base di latte e uova. 
Perciò tanti piatti a base di latte e uova, nel Sud Italia soprattutto con ricotta e formaggi freschi, dalle pitte maniate ai chinulilli alle polpette di vario tipo.

In Toscana, l'usanza in questo giorno e come è di tradizione , in molte famiglie , è quello di preparare i famosi cenci fritti di Carnevale. 

In Abruzzo, a Teramo le crêpes, meglio chiamarle “scrippelle”, sono delle sottili frittelle di farina, acqua e uovo mangiate come primo piatto, annegate nel brodo....quindi in versione salata.           


 

Festa della Candelora nel mondo 

Chandeleur- Francia 

In Francia si usa tradizionalmente festeggiare questo periodo con la preparazione del dolce tipico della Chandeleur, ovvero le crépes (dolci o salate) , che pare siano state elette a dolce simbolo per la loro forma tonda che ricorda il disco solare, la "luce". In realtà questa giornata è ormai parte della tradizione popolare e la si trova anche slegata dalla festa religiosa, un pò come da noi in Italia il panettone lo mangiano anche coloro che non festeggiano il Natale inteso come festa religiosa.

La tradizione vuole che si preparino le crêpes, tenendo nella mano con cui si scrive una moneta e che si girino facendole saltare in padella con l’altra mano. Questa veniva poi arrotolata dentro alla crêpe e portata in processione da tutta la famiglia fino alla camera da letto dove veniva messa sopra un armadio fino all’anno seguente. Si recuperavano i resti della crêpe dell’anno precedente e si dava la moneta al primo povero che passava.Se tutti i riti venivano rispettati, la famiglia era sicura di avere soldi tutto l’anno e chi faceva saltare perfettamente la crêpe senza farla cadere e senza arrotolarla, si assicurava la felicità fino alla prossima Chandeleur.

informazioni e foto prese da web


A Monticello (Valle Mesolcina -Svizzera) , nella prima domenica di febbraio, si prepara la torta di pane di Candelora.




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Groundhog Day - Stati Uniti e Canada 

Negli Stati Uniti e nel Canada il 2 febbraio festeggiano il Giorno della Marmotta (Groundhog Day)
Anche questa ricorrenza ha origine da credenze associate con la Festa della Luce (il Candlemas Day). La tradizione vuole che in questo giorno si debba osservare il rifugio di una marmotta. Se questa emerge e non riesce a vedere la sua ombra perché il tempo è nuvoloso, l’inverno finirà presto; se invece vede la sua ombra perché è una bella giornata, si spaventerà e tornerà di corsa nella sua tana, e l’inverno continuerà per altre sei settimane.
La tradizione americana dice:
“If Candlemas Day is bright and clear, there’ll be two winters in the year”, cioè:
“Se alla festa della luce il cielo è limpido, ci saranno due inverni nell’anno”.


informazioni e foto prese da web
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rumeno/romana

Întâmpinarea Domnului este o sărbătoare crestină, ortodoxă si catolică ,care se sarbatoreste pe 2 februarie. Continutul sărbătorii se referă la prezentarea pruncului Isus în Templu

In Italia, in ziua de Întâmpinarea Domnului (Presentazione di Gesù) pe 2 februarie, corespunde cu sarbatoarea popular numita "Festa della Candelora" , menționată ca o zi de "punct de schimbare" a sezonului de iarnă.
In această zi se binecuvânteaza lumânări, un simbol al lui Hristos, " lumină pentru revelație a neamurilor". Această celebrare liturgică cade la 40 de zile distantă de la Crăciun si  încheie perioada de sărbători de Crăciun.
În practică, considerând-o ca o zi în mijlocul iernii, se fac previziuni cum va continua timpul pentru restul iernii. În cazul în care este zăpadă sau ploaie ...timp urat ,practic iarna este pe sfasite iar  în cazul în care este soare frumos sau soare palid, suntem inca în mijlocul iernii.

La festa della Candelora  în unele regiuni se numeste "Ziua ursului." În această zi deosebită, ursul s-ar trezi din hibernare si ar iesi afară din vizuină pentru a vedea cum este timpul, să evalueze dacă este oportun să iasa afară definitiv sau nu.

În Franța, exista tradiția populară numita "Chandeleur" .In aceasta perioada se pregatesc tot felul de crêpes (clatite dulci si sarate) .De ce crêpes ? Au fost alese ca simbol pentru forma lor rotundă, care aminteste de discul solar, asociat la "lumina".


În Statele Unite si Canada, tot pe 2 februarie se sarbatoreste "Groundhog Day"- Ziua Marmotei. Tradiția spune că în această zi ar trebui să se urmareasca refugiul marmotei. În cazul în care ea apare din vizuina iar vremea afara este urata , cu siguranta nu isi vede umbra ei , atunci iarna se va încheia în curând. In cazul în care ea iese afara din vizuina pentru că este o zi frumoasă cu soare , se poate speria vazand umbra ei...si asa se intoarce in vizuina iar iarnă va continua pentru încă sase săptămâni.

Biscotti speziati

I biscotti speziati fatti da me sono dei gustosi biscotti natalizi di pasta frolla aromatizzata con cannella ,zenzero e noce moscata. Certo si possono fare tutto l'anno, magari cambiando le formine. 
Sono buonissimi, provateli! Vi lascio la ricetta di questi deliziosi biscotti e vi auguro che la dolce magia del Natale sia sempre con voi. 
  Buone Feste a tutti!

 

  

Ingredienti:
  • 300 g. farina 00 
  • 2 uova medie 
  • 100 g. burro  
  • 120 g. zucchero (metà di canna e metà semolato)
  • 1 cucchiaino raso lievito per dolci o bicarbonato  
  • 1 cucchiaio miele 
  • 1 pizzico di sale
  • 2 cucchiaini cannella in polvere 
  • 1 cucchiaino zenzero in polvere 
  • 1 cucchiaino noce moscata o chiodi garofano in polvere
  • 1 bustina vanillina
  • decorare con ghiaccia reale o pasta di zucchero  

Procedimento:
Mettete il burro (morbido) con lo zucchero in una ciotola e montate bene con le fruste. Agiungete le uova e frullate tutto bene insieme. Agiungete il miele, le spezie, un pizzico di sale, il lievito e alla fine la farina . 

Mescolate tutto il composto bene con un cucchiaio e poi a mano. Quando l'impasto e omogeneo e liscio, formate un panetto e mettetelo a riposare in frigorifero per almeno 2 ore.

Riprendete l’impasto, infarinate leggermente la zona dove volete stenderlo. Stendete l'impasto di circa mezzo cm. di spessore e ritagliate con le formine scelte. 

Cuocete i biscotti nel forno riscaldato a 170 gradi per circa 15 minuti (modalità statico). 
Quando i biscotti sono freddi, decorate a piacere con la ghiaccia reale o semplicemente spolverizzateli con lo zucchero a velo. 

Suggerimento: 
Se vi piacciono i biscotti con un sapore più intenso ,aumentare la quantità di spezie.





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