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Revanì o ravanì (dolce di semolino sciroppato) / Revani (prăjitură însiropată din griş)



Questo dolce si trova in molte cucine dell'area del mediterraneo orientale, tra le quali quella israeliana, anche se con nomi diversi. Una variante molto popolare è fatta con l'aggiunta di farina di cocco.
Il ravani o revanì è un dolce a base di semolino famoso e amato anche in Grecia. E' adottato anche in Turchia con lo stesso nome di revanì. Nei paesi arabi il dolce è conosciuto con il nome di Basbousa (basbūsah) o harīsa, in Armenia con il nome di shamali. In Grecia il dolce si serve con il gelato o panna montata.  In Albania, revanì hasude è un dolce senza semolino solo con farina o fecola di patate,uova, burro, zucchero e noci tritante e non è sciroppato.Si decora con lo zucchero a velo o panna o con frutta candita.
La ricetta lo presa dal blog bucataria turceasca, (versione turca) modificandola un pochino.Un dolce semplice e fresco ,davvero buono.

Ingredienti:
(usate  tazza di 250 ml.)

4 uova
200 gr. yogurt naturale più grasso (io 100 gr.di yogurt greco e 100 g. yogurt naturale)
1 tazza di olio di girasole
2 tazze di farina
1 tazza di semolino
una bustina lievito in polvere
scorza di ½ limone
 
sciroppo 
5 tazze di acqua
1 tazza di zucchero semolato
2 tazze di zucchero di canna
 aroma vaniglia
 il succo di ½ limone

decorare 
a piacere con cocco o pistacchi, noci tritate sopra o fette di limone, cotte in sciroppo

Suggerimento: 
Se ti piace più dolce,aggiungere lo zucchero in più



Procedimento:
In una casseruola mettere tutti gli ingredienti per lo sciroppo, far bollire lo sciroppo e farlo ristringere leggermente, lasciare raffreddare. In una ciotola, sbattere le uova bene con lo zucchero, finché non diventa spumoso. A poco a poco aggiungere lo yogurt, olio, farina, semolino, scorza di limone, e alla fine il lievito. Versare il composto nella teglia da forno unta con olio e spolverata di farina o foderata con carta da forno. La mia teglia aveva come misure 22/28 cm ed il dolce è cresciuto piuttosto alto.Cuocere nel forno già riscaldato a una temperatura media di 180 gradi, circa 40 minuti fino quando la superficie è dorata. Testare con stuzzicadenti. Una volta raffreddato, rimuovere la carta, quindi versare lo sciroppo su di esso. Lasciare il dolce nella teglia per assorbire tutto lo sciroppo. Tagliare a pezzi, volendo ancor prima di versare lo sciroppo,cioè appena avete sfornato il dolce. Servire semplice o con il cocco o pistacchi, noci tritate sopra  o fette di limone, cotte in sciroppo. Conservare in luogo fresco, in frigorifero.



Crostata con ricotta,quark e fragole / Tarta cu ricotta, quark si capsuni

Per gli amanti dei dolci con formaggio e frutta, oggi vi lascio questa ricetta . Ho modificato la ricetta di un soufflé alle fragole e quark ,trovata in un depliant in Svizzera. Al composto di formaggio ho aggiunto la ricotta e alla fine lo messo dentro una sfoglia di pasta brisée .Risultato...una crostata buonissima! Ciao a tutti e buon agosto!!!




Ingredienti:
1 rotolo tondo di pasta brisse o sfoglia
170 g. di Quark o altro formaggio cremoso
200 g. di ricotta di mucca
2 uova
6 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di panna da cucina
300 g. di fragole
aroma vaniglia
zucchero a velo

Procedimento:
Mescolate bene il formaggio con lo zucchero ,i tuorli ,la panna e la vaniglia. Se vi piace più dolce, aggiungere ancora lo zucchero. Montate gli albumi ,aggiungerli al composto e mescolate bene e lentamente. Lavate le fragole ,lasciate asciugare e tagliare in due. Stendere la sfoglia in una teglia tonda ,riempite con la crema di formaggio e aggiungere sopra le fragole dimezzate. Cuocere nel forno già riscaldato a 180 ° , circa 30 minuti. La sfoglia deve essere leggermente dorata. Far raffreddare il dolce e prima di servire spolverizzare con lo zucchero a velo.







Tirano, Miralago, Le Prese, Poschiavo ( Svizzera, maggio 2014 )

Nel mese di maggio, sono stata per qualche giorno in Svizzera, insieme al mio marito e una coppia di nostri amici. Dopa tanti anni, siamo tornati a visitare dei posti incantevoli di montagna. Per la verità ,eravamo alloggiati preso un hotel di Tirano in Italia. Tutti giorni prendevamo il "Trenino Rosso" che ci portava verse le montagne svizzere. Primo giorno abbiamo preso il treno da Tirano e siamo scesi a Miralago.  Da Miralago abbiamo fatto una passeggiata a piedi sul lato ferrovia del lago, fino a Le Prese. Da Le Prese con il treno siamo andati anche a Poschiavo. Tornata dal viaggio con tante foto, ho cercato di dividere per giorni. Oggi, le foto scattate durante il primo giorno.
Nei prossimi post, non mancheranno altre foto. Sono qui e qui.


“Trenino Rosso” o "Bernina Express"
 Per chi non lo conoscesse, è un servizio della ferrovia retica che collega Tirano, in Valtellina, con St. Moriz – nelle Alpi Svizzere. Il percorso, lungo 61 chilometri – la maggior parte dei quali in territorio retico – è spettacolare. Il treno parte da Tirano (a 492 metri di quota), raggiunge i 2.253 metri del Passo Bernina e scende fino ai 1.775 di St. Moritz, attraversando scenari alpini mozzafiato: montagne, boschi, laghi, ghiacciai.
Per questo motivo, nel luglio 2008, la Ferrovia Retica ha ottenuto il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Unesco
fonte e altre informazioni utili :qui 



 Provate questo suggestivo viaggio "virtuale" con Bernina Express, cliccate qui .





Stazione della Ferrovia Retica Rhb -dogana di Tirano , dove si prende il trenino rosso del Bernina ,che porta fino a Saint Moritz e Coira

Brusio ...verso Miralago 

Viadotto elicoidale a Brusio
Stazione di Miralago
Lago di Poschiavo


Lago di Poschiavo a Miralago
sentiero pianeggiante che porta da stazione di Miralago a Le Prese ...

































Le Prese -Parco sul Lago di Poschiavo 


arrivati a Le Prese

Le Prese ..dove il trenino Rosso passa in mezza alla città 




Poschiavo 
Poschiavo
Poschiavo - la chiesa di San Vittore
fiume Poschiavino -Poschiavo
fiume Poschiavino






Torta tenerina o tacolenta




La torta tenerina è una specialità della città di Ferrara.
Nota fin dal 1900 come Torta Montenegrina o Torta Regina del Montenegro, in onore di Elena Petrovich del Montenegro la sposa dell'allora Re d'Italia Vittorio Emanuele III, venne soprannominata dai ferraresi torta tacolenta, per la sua consistenza interna quasi appiccicosa che si scioglie in bocca, deliziando il palato. Servito con una spolverata di zucchero a velo, questo splendido dolce, si presenta con un esterno croccante che rivela al suo interno un cuore umido di morbido cioccolato. Informazioni e ricetta prese da qui


Ingredienti:
200 g. di cioccolato fondente
125 g. di burro
2 uova
100 g. di zucchero
2 cucchiai scarsi di farina
pizzico di sale
zucchero a velo vanigliato

Preparazione:
Mettete il cioccolato a sciogliere a bagnomaria .Aggiungete il burro a cubetti e lasciate intiepidire il composto. Montate i tuorli con lo zucchero per bene fino ad ottenere un composto spumoso. Unite il composto di cioccolato e burro a quello di tuorli e zucchero, e aggiungete la farina. Frullate bene il composto. Se il composto è troppo denso aggiungere un po’ di latte, dovrà risultare liscio e cremoso. Montate molto bene gli albumi con un pizzico di sale. Incorporateli delicatamente al composto di cioccolato dal basso verso l’alto con un cucchiaio.  Imburrate e infarinate una tortiera del diametro di 24 cm. e versateci dentro l’impasto della torta. Infornate in forno già caldo a 180° per 30 minuti. Spegnete il forno e lasciate raffreddare la torta tenendo lo sportello del forno socchiuso. Uno volta fredda ,cospargetela di zucchero a velo.



Notte bianca dei foodblogger e degli appassionati di cucina in generale




Nella notte tra il 14 e 15 giugno 2014 si svolgerà la prima Notte bianca dei foodblogger e degli appassionati di cucina in generale. La manifestazione, che avrà inizio alle 20.00 di sabato 14 giugno per concludersi domenica mattina alle 07.00, si svolgerà in luoghi quali: facebook, twitter, instagram, google+, tumblr, pinterest e nei blog personali che aderiranno alla manifestazione. Da sabato sera, accompagnati dall’hashtag ufficiale #nottefood e dai consigliati #nightfood e #unanottedamagiare, centinaia di persone lanceranno le loro migliori ricette usando i canali di cui dispongono. L’evento è patrocinato dalla piattaforma blog di Giallozafferano ed è aperta a tutti quelli che amano la cucina e condividono volentieri la loro passione. Tutti possono partecipare, basta aggiungere gli hashtag consigliati nelle proprie condivisioni, stati e foto attinenti con il tema food. #nottefood #nightfood #unanottedamangiare

Suggerimento : Chi ha un blog o una pagina su Facebook, può partecipare tranquillamente, programmando il post in anticipo. 

Dolce con semi di papavero / Prajitura cu mac

Per gli amanti di dolci con semi di papavero ,oggi una ricetta tanto semplice e quanto buona.




Ingredienti:
200 g.di  farina
3 uova
200 g. di margarina vegetale
200 ml .latte tiepido
200 g. di zucchero
100 g. di semi di papavero
mezza fialetta aroma vaniglia
1 cucchiaino bicarbonato di sodio o 1/2 bustina cremor tartaro
zucchero a velo

Procedimento:
Frullate bene i tuorli con lo zucchero ,aggiungete la margarina fusa e raffreddata e i semi di papavero macinati. Macinate i semi di papavero con il robot a immersione, in un recipiente un po' alto e stretto. Quando diventeranno un po'umidi ,simile a una crema ,sono pronti. Aggiungete al composto il latte, aroma vaniglia, la farina e bicarbonato di sodio sciolto in poco aceto. Io ho messo invece cremor tartaro, cosi come era, perché  non avevo bicarbonato. Frullate bene il composto mano a mano che incorporate tutti gli ingredienti. Montate a neve gli albumi e aggiungeteli al composto. Mescolate lentamente con un cucchiaio da basso verso alto, fino che il composto si amalgama bene. Foderate con la carta da forno una teglia da forno con le dimensioni 25/30 cm . Rovesciate il composto dentro e livellate con un cucchiaio.Cuocete il dolce ,nel forno riscaldato precedentemente, a 18°C circa 40 minuti. Fate la prova stuzzicadente. Quando il dolce si raffredda si spolverizza con lo zucchero a velo . Volendo ,al posto dello zucchero, usate la vostra glassa preferita.


Buon weekend a tutti!

23 Aprile San Giorgio / 23 Aprilie Sfântul Gheorghe



Oggi è San Giorgio! Auguri a tutti quelli che si chiamano Giorgio o Giorgia.

San Giorgio è stato, secondo una consolidata e diffusa tradizione, un martire cristiano, venerato come santo megalomartire da quasi tutte le Chiese cristiane che ammettono il culto dei santi. 
Data di nascita: 280 d.C., Lod, Israele Data di morte: 23 aprile 303 d.C., Nicomedia, Turchia.

La sua festa presso molte popolazioni del mondo rurale mediterraneo, rappresenta la rinascita della natura e l’arrivo della Primavera, il Santo ha ereditato le funzioni di una più antica divinità pagana connessa con i culti solari: San Giorgio che sconfigge il Drago è diventato il dio solare che sconfigge le tenebre.
 La sua storia è codificata nel XIII secolo da Jacopo da Voragine nella “Leggenda Aurea” ma se ne conoscono poi innumerevoli varianti. E’ considerato protettore, con San Sebastiano e San Maurizio, dei cavalieri e dei soldati, viene invocato contro i serpenti velenosi, la peste, la lebbra e, nei paesi slavi, contro le streghe. Nel Medioevo e nel Rinascimento frequenti erano le lotte tra cavaliere e drago drammatizzate in sacre rappresentazioni.
Nel “Liber Notitiae Sanctorum Mediolanii” si racconta che San Giorgio visse in Brianza. Un drago imperversava da Erba fino in Valassina: quando ebbe divorato tutte le pecore di Crevenna, la gente del paese cominciò a offrirgli i giovani del villaggio, estratti a sorte.
Tra le vittime designate c’era anche la principessa Cleodolinda di Morchiuso, che fu legata ad una pianta di sambuco. San Giorgio giunse in suo soccorso e, per ammansire la belva, le gettò tra le fauci alcuni dolcetti ricoperti con i petali dei fiori del sambuco. Il drago, docile come un cagnolino, seguì tranquillamente Giorgio fino al villaggio; qui, di fronte al castello, il Santo lo decapitò con un solo colpo di spada, e la testa del mostro rotolò fino al Lago di Pusiano.

In ricordo dell’avvenimento il giorno di San Giorgio, in Brianza si preparano i “Pan mej de San Giorg”, o pan meinodolci (una sorta di biscotto rustico) con  farina gialla e bianca, latte (non tutte le ricette prevede) , burro e anche fiori essiccati di sambuco. 
La ricetta fatta da me lo trovate qui .






Tradizioni - "Il verde Giorgio" 
Gli slavi della Carinzia festeggiano San Giorgio il 23 di aprile, decorando un albero, tagliato alla vigilia, e portandolo in processione, tra canti e musica, assieme con un fantoccio, ricoperto dalla testa ai piedi di rami di betulla al quale si da’ il nome di “Il Verde Giorgio”. Il fantoccio si gettava in acqua con un rito propiziatorio per la pioggia. In Transilvania, in Romania ed in Russia il Verde Giorgio porta in mano una fiaccola accesa e nell’altra un dolce, fatto di latte, farina ed uova.

Patrono di Portofino (Ge) dove ogni anno il 23 aprile viene acceso un grande falò propiziatorio per la nuova stagione.

Preghiera a San Giorgio
O San Giorgio, a te mi volgo per chiedere la tua protezione. Ricordati di me, tu che hai sempre aiutato e consolato chiunque ti ha invocato nelle proprie necessità. Animato da grande confidenza e dalla certezza di non pregare invano, ricorro a te che sei così ricco di meriti davanti al Signore: fa che la mia supplica giunga, per tua intercessione, al Padre della misericordia. Benedici il mio lavoro e la mia famiglia; tieni lontani i pericoli dell'anima e del corpo. E fa che, nell'ora del dolore e della prova, io possa rimanere forte nella fede e nell'amore di Dio.

Fonte:web


Dolce soffice con frutta / Prăjitură pufoasă cu fructe




La ricetta che vi propongo oggi è la ricetta di un dolce che mi ricorda la mia infanzia, è una ricetta di famiglia. Si può preparare con la frutta che vi piace, mele, pere, albicocche, ciliegie, prugne, pesche. Io lo preparata con le fragole. Ideale per la colazione e merenda.

BUONA PASQUA! 


Ingredienti:
200 g. di farina
200 g. di zucchero semolato, meglio quello finissimo
2 uova
200 g. di panna da cucina
3/4 bustina lievito per i dolci
aroma vaniglia
300-400 g. di frutta fresca a piacere: fragole,mele,pere,albicocche,ciliegie,prugne,pesche

Preparazione:
Si frulla bene le uova con la panna, lo zucchero e un pizzico di sale. Si aggiunge la farina setacciata insieme al lievito e aroma di vaniglia. Si fodera con la carta da forno una teglia tonda di diametro 24-26 cm. Si mette dentro il composto e sopra si mette la frutta lavata ,asciutta dell' acqua e tagliata a pezzetti. Si cuoce nel forno preriscaldato ,a 180° circa 40 minuti .Fate comunque la prova dello stuzzicadenti. Volendo, quando il dolce è freddo ,spolverizzatelo di zucchero a velo.




Con questa ricetta partecipo alla #raccolta "Il piacere di fare colazione" di  Le padelle fan fracasso .




Ferrara, città d'arte

Oggi, niente ricetta .Pasqua si avvicina ,e una gita fuori porta è un'ottima alternativa per sfruttare il ponte di Pasqua, specialmente se il tempo sarà clemente.Un mese fa, ho avuto l'occasione di visitare una città bellissima, Ferrara. Se avete la possibilità di andare a vedere questa città ,ve la consiglio .

Situata nella bassa pianura emiliana, la città di Ferrara sorge sulle sponde del Po di Volano. L'Unesco le conferisce il titolo di patrimonio mondiale dell'umanità per la prima volta nel 1995 come città del Rinascimento. Ferrara è la capitale del Rinascimento, una città aristocratica e perfettamente conservata. Nei suoi primi secoli di vita la città passò di mano in mano, Romani, Longobardi e, prima di essere un Libero Comune, fu feudo dei Canossa.


Vi lascio con un po'di foto e vi assicuro che se andrete a Ferrara, non ve ne pentirete.
Dimenticavo, il 4 maggio 2014 c'è il 9° incontro blogger proprio a Ferrara .Se siete interessati, visitate il blog di Erikaqui trovate tutti i dettagli.

centro storico




statua Girolamo Savonarola

centro storico

Municipio di Ferrara
Castello Estense


ponte ingresso Castello Estense

cortile interno castello
corridoi 

le cucine






una delle tante prigioni...

sale interno castello


soffitto sale castello 


affreschi interno castello 







Cattedrale di San Giorgio Martire



Palazzo dei Diamanti 
Mostra Matisse (La figura) fino a 15 giugno 2014 prenota online o allo 0532-244949


l'acquedotto di Ferrara 


statua bersaglieri 

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